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sabato 13 aprile 2013

GIUSTIZIA IN CAMPANIA - ASPETTANDO LA PRONUNCIA DELLA CORTE COSTITIZIONALE- DOPO LA SENTENZA DEL TAR CHE NON FA CHIUDERE LA SEZIONE STACCATA DI PIEDIMONTE MATESE , GLI ALTRI ORDINI SI COMPLIMENTANO CON L'ASSOCIAZIONE DI LUIGI CIMMINO


Cinquantuno avvocati stanno sfidando lo stato per non trasferire la sezione staccata del tribunale di Santa Maria Capua Vetere di Piedimonte Matese, unico scopo , ma in parte lo hanno già ottenuto, di dare dignità ad una azione giuridica del territorio. Grande soddisfazione è stata espressa anche da altri ordini istituzionali come il consiglio dell’ordine degli avvocati di Catanzaro e Palmi, a soprattutto anche da quello di Ariano Irpino poiché il tribunale verrà assorbito da quello di Benevento. Sia il presidente dell’associazione Luigi Cimino che l’estensore del ricorso avvocato Raffaele Pannone già da lunedì mattina inizieranno una serie di incontri, poiché sembra che il provvedimento emanato dall’ente partenopeo  sia il primo in Italia. Una battaglia condotta da soli poiché nessun ente istituzionale giuridico ha avallato ciò che stavano per compiere e quidi è una vittoria doppia .   La 1^ Sezione del TAR Campania di Napoli il 10  aprile 2013 , con ordinanza di  pari data n.609, aveva   accolto l'istanza cautelare proposta e per l'effetto ha  sospeso il provvedimento impugnato ed  ha fissato per la trattazione di merito del ricorso l'udienza pubblica del 9.10.2013. Il ricorso  è stato  proposto dall'associazione avvocati di Piedimonte Matese  a cui hanno firmato 51 avvocati del circondario di Piedimonte Matese avverso il decreto del Presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e del dirigente amministrativo numero 139/2013 con il quale è stato adottato il provvedimento di graduale accentramento dell'attività giudiziaria ed amministrativa della sezione distaccata di Piedimonte Matese trasferendola presso la sede centrale di Santa Maria Capua Vetere. Prima ancora della fissazione dell’udienza si dovrà pronunciare la Corte Costituzionale, sulla base di quanto ordinato dai giudici partenopei.      Ora l'attività giudiziaria dovrà tornare a Piedimonte Matese.