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martedì 26 marzo 2013

ESTORSIONE E MINACCE - ADESSO SI SCOPRE CHE IN PROVINCIA C'E' ANCHE UNA BANDA DI UCRAINI- IL COMUNICATO DELLA PROCURA

In data odierna, a seguito di articolate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere - Sez, reati contro la persona e condotte dalla Squadra Mobile di Caserta, è stato eseguito un decreto di fermo emesso del P.M. di questa Procura nei confronti di cittadini di nazionalità ucraina in relazione a plurimi reati di estorsione, tentata o consumata.

In particolare i soggetti raggiunti dal provvedimento di fermo sono:

1) Deren Vasyl, nato in ucraina il 17.10.83

2) Danyliv Andriy, nato in Ucraina ìl 13.11.84

3) Boryk Ostap nato in Ucraina il 2.5.88.

I reati agli stessi contestati sono quelli di cui agli artt. 110-629 co.2, 56-629 co.2, 605, 582-585 co.2 , 610, 624-625 c.p., art. 4 L.l 10/75.
In particolare i tre fermati, due dei quali irregolari sul territorio nazionale, ma tutti senza fìssa dimora, sono gravemente indiziati di una serie di episodi vessatori, posti in essere anche in concorso con altri soggetti, alcuni non ancora individuati, consumati nei confronti di alcuni connazionali, al fine di estorcere loro somme di denaro. Tra le vittime la titolare dì un negozio di generi alimentari sito in San Nicola la strada, gestito insieme alla madre, a cui ripetutamente era stato intimato con minaccia di pagare una tangente mensile di 100 euro. Al rifiuto della donna di versare la somma, gli indagati già da mesi avevano iniziato a recarsi ripetutamente presso l'esercizio commerciale, appropriandosi di merci senza versare alcun corrispettivo. In un'altra circostanza, avevano costretto i] fratello della negoziante a seguirli in aperta campagna, picchiandolo selvaggiamente al fine di indurlo a telefonare alla congiunta e convincerla a pagare. In quel frangente il giovane, a causa della violenza dei colpi, inferii anche con una mazza da baseball, perdeva i sensi .

Le condotte vessatorie del gruppo erano esercitate anche nei riguardi di altri cittadini ucraini, tra cui un soggetto al quale, con le medesime violente modalità sopra indicate, veniva imposto di versare una parte del risarcimento ottenuto a seguito di un incidente stradale dalla propria compagnia assicurativa. Le indagini, articolatesi nella escussione e nella acquisizione delle denunce delie persone offese, che inizialmente erano reticenti a collaborare a causa del comprensibile timore di ritorsioni nei loro confronti, portavano dunque alla luce numerosi episodi estorsivi e di minaccia consumati dagli arrestati, i quali intimavano alle loro vittime di non denunciare alle forze dell'ordine quanto subito, altrimenti avrebbero subito gravi ripercussioni unitamente ai loro familiari. Proprio la collaborazione di alcune delle vittime, ha permesso di giungere alla individuazione
dei principali componenti del gruppo criminale , rintracciati anche grazie ai numerosi servizi di appostamento posti in essere dalla P.G., e di svelare comunque una vicenda di altissimo allarme sociale, sviluppatasi in un contesto di omertà e di intimidazioni che, verosimilmente, coinvolge anche altre vittime, alcune delle quali non è stato possibile ancora individuare per la loro condizione di irregolarità sul territorio nazionale.