VEDERE PER CREDERE CLICCA QUI

Pagine

mercoledì 20 febbraio 2013

SUADRA MOBILE DI CASERTA - A CASTELVOLTURNO LA POLIZIA FERMA UN LATITANTE

Nella tarda mattinata di ieri, ad epilogo di una concisa e delicata attività investigativa, gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Castel Volturno, diretto dal V.Q.re Dr. Davide DELLA CIOPPA, hanno tratto in arresto un latitante straniero di origine indiana, PARMAR Harwinder Singh, di anni 32, ricercato da quattro anni perché colpito da Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa nel febbraio del 2009 dal GIP del Tribunale di LATINA, su richiesta del PM presso la locale Procura. Destinatari di tale provvedimento restrittivo erano cinque cittadini indiani, tra cui il PARMAR Harwinder Singh, resisi responsabili di concorso nel reato di rapina aggravata in danno di tre loro connazionali, tutti rimasti feriti a seguito dell’evento delittuoso verificatosi in Sabaudia (LT) in data 31/12/2008, in particolare SINGH Ghurdef al quale veniva procurata una “lesione pluriframmentaria delle ossa nasali, giudicate guaribili in gg. 25.” Circa le ragioni della brutale aggressione, costituenti parte integrante delle esigenze cautelari, il GIP infatti sottolineava il metodo tipicamente mafioso adottato dai cinque criminali indiani, scagliatisi violentemente nei confronti del loro connazionali per il solo fatto di non aver ricevuto il saluto: “le modalità dei fatti, posti in essere da persone armate, intervenute a mò di spedizione punitiva, nei confronti dei tre indiani, per il solo fatto di non essere stati salutati, stante il loro status di “mafiosi” e nel contempo sottraendo al Gurdev il portafogli contenente 300,00, dimostrano in maniera chiara la ricorrenza del pericolo di reiterazione dei reati, caratterizzati dal dolo intenso e da modalità allarmanti.” Ricercato inizialmente presso l’ultimo indirizzo utile di Castel Volturno, ove le ricerche risultavano vane, il PARMAR Harwinder Singh, LATITANTE dal febbraio del 2009, è stato infine rintracciato in Villa Literno, in una traversa del viale Ombrone. Successivamente accompagnato in questi uffici del Commissariato, dopo essere stato sottoposto ai rituali adempimenti di rito, il PARMAR Harwinder è stato tratto in arresto ed associato al