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giovedì 7 febbraio 2013

CAMORRA - OMICIDIO VOLPE - ORDINANZA DELLA DDA DI NAPOLI PER PIETRO LAGO

Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di LAGO Pietro cl.’5l, già capo dell’omonimo clan operante in Napoli Pianura, attualmente detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Parma, ritenuto responsabile di concorso in omicidio, porto e detenzione illegale di armi.

Il provvedimento cautelare trae origine da approfondimenti investigativi in ordine all’omicidio di VOLPE Alfonso cl.’64, ucciso in agguato di chiaro stampo camorristico l’ 11 marzo 1994 in Napoli localita Pianura.

L’indagine ha perrnesso di:

- evidenziare la stretta alleanza all’epoca esistente tra il clan "dei casalesi"— fazione

Bidognetti ed il clan “Lago" di Pianura, nata nel corso di una comune detenzione tra i capi dei rispettivi sodalizi criminosi e concretizzata, sul piano operativo, anche attraverso scambi di killer;

- accertare che il grave fatto di sangue andava ad inquadrarsi nella guerra di camorra che, tra il 1993 ed il 1998, vedeva contrapposti i clan Lago e Contino per il controllo delleattivita illecite nell’area di Pianura.

A distanza di anni, le dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia VERDE Enrico (gia capo-zona per conto dei Bidognetti in Villa Litemo) e CONTINO Giuseppe detto "Peppe a'masseria", capo dell’omonimo gruppo criminale, hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’omicidio ed accertare la causale.

VOLPE Alfonso, venditore ambulante di sigarette di contrabbando con piccoli precedenti penali, mentre si trovava all’intemo della propria autovettura, fu raggiunto e brutalmente assassinato da VERDE Enrico che gli esplose contro, a distanza ravvicinata, 4 colpi di pistola cal. 7,65. Subito dopo l’efferato delitto, il killer provvedeva a consegnare l’arma e l’autovettura ad altro complice il quale, tra l’altro, aveva partecipato alla localizzazione della vittima.

La morte del VOLPE era stata decretata da LAGO Pietro nel tentativo di costringere contale eclatante gesto lo zio della vittima, VOLPE Giovanni, fiancheggiatore dei LAGO, a rintracciare CONTINO Giuseppe al fine di ucciderlo.

Oltre a LAGO Pietro, con il ruolo di mandante, il provvedimento cautelare é stato emesso anche nei confronti di TOMMASELLI Carlo cl.’62 (cognato di LAGO Pietro) quale componente del gruppo di fuoco, allo stato irreperibile in quanto sottrattosi alla notifica della Sorveglianza Speciale di P.S..