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mercoledì 12 dicembre 2012

SANTA MARIA CV - DALLA LIBRERIA DI MARIO TAFURI - I DUE COMPARI


Siamo nel vicereame di Napoli.un canonico si accorge una mattina di avere,tra il suo denaro,un tornese falso e subito pensa di doversene disfare.Era di venerdi ed allora penso' di andare a piazza del carmine ,alla ricerca di una probabile vittima.la trovo' subito tra i venditori di pesce.

Era un omone tozzo e corpulento il quale,con un calamaro in mano ne mgnificava tutte le qualita'. In effetti era tutto pesce marcio,che nemmeno un gatto avrebbe mangiato.

Il canonico si accosta e chiede al pescivendolo il costo di quel pesce e ,avutane la risposta che era un tornese al chilo,disse al pescivendolo di pesargliene un chilo.

L'omone,mentre pesava,diceva tra se':"aggio truvato o' strunzo" il canonico pago' con il tornese falso,ritiro' il pacco e ,allontandosi,disse:" Allo cagno sientarrai lo chianto!".

Il pescivendolo,mentre il canonico si allontanava,disse:"allo friere sientarrai lo fieto:"

Cari lettori,trasportiamo questa favola ai giorni nostri. Voi a chi dareste le parti del canonico e del pescivendolo tra Monti e Bersani?

Mario Tafuri.