Prima di pubblicare questa lettera che mi è stata inviata via email dalla collega, devo precisare ua cosa . Sono in possesso dei nomi e cognomi delle persone che si sono prestate a questo losco gioco per venti euro questo è il quatum della notizia se andiamo a vedere, qualcuno con venti euro si va a divertire da qualche altra parte , ma proprio per questi motivi sono orgoglioso di non scrivere più sui cartacei perchè sono delle vere case di appuntamenti stile anni cinquanta .
Guardate quello che è successo , soltanto perchè " le giornaliste" fano le vocini dolci al telefono, ma dopo...... STORIELLINE DA LETTO ????
Come è cambiata Santa Maria Capua Vetere tutte con le coscie da fuori e il seno grande per farsi ammiare quato soo zoccole !!!
Buona lettura !!!!
Penso a certe persone, a certi avvocati e a certe giornaliste al loro comportamento a dir poco professionale, perché di serio hanno solo la mignotteria. Penso al processo Tatavitto, il dirigente sanitario che nella giornata di ieri è stato condannato a nove anni di reclusione per una serie di reati commessi per scavalcare colleghi medici che avevano più titoli di lui per prendere il posto di dirigente presso l’ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere. Penso che io da brava giudiziarista sono riuscita a prendere la sentenza senza problemi e a scrivere con cognizione di causa i fatti del processo riportando in epigrafe la condanna. Poi penso che altre veline del giornale Cronache di Caserta sculettano solo nei corridoi del tribunale e non sanno fare il loro dovere, perché improvvisatasi all’ultimo momento. Penso poi ad un caro amico, anzi diciamo ad un vecchio ex amico, colui che si fregia del titolo di avvocato Enzo …… del Foro di santa Maria Capua Vetere, che si presta al giochino di una debuttante come A….., che mi chiama a casa, in tarda serata, per chiedermi notizie, guarda caso, proprio sul quel processo, facendo commenti e riuscendo alla fine a sapere la condanna. Penso al momento in cui ha richiamato la sua amichetta e sorridente per telefono le dice: “Cara ce l’ho fatta”. Sono riuscito a sapere l’esito della sentenza. Ora puoi fare il pezzo. Ma mi raccomando, massima discrezione perché lei è come una sorella per me e io ci faccio una figura di merda se dovesse venire a scoprire la cosa”. Penso che dall’altro capo del telefono la velina se la stia ridendo e sta pensando di avermi così inculata. “Figuriamoci chi potrà mai sapere”, avrà immaginato. Ma penso anche che c è una giustizia divina e che le persone sporche prima o poi debbano fare i conti con la realtà. E così è stato. Penso anche che l’avvocato sia stato davvero un coglione a prestarsi ad un simile giochetto, perché se mi avesse chiamato con lealtà o se lo avesse fatto la velina io non avrei avuto remore nel passare la notizia, in fondo era un favore che facevo e le opere buone prima o poi vengono ricompensate. La mia buona fede è stata mal riposta ma la vendetta era già dietro l’angolo ad aspettare in attesa di colpire. Penso che non si tratti di pura nemesi la mia, ma di uno sfizio che voglio togliermi nel confidare a tutti voi certi comportamenti assunti da determinate persone per farvi capire quanto siano deleteri al punto di mandare in malora una vita di amicizia e di stima. Penso che della velina me ne può fregare poco, perché non ho bisogno di dimostrare la mia professionalità e la mia superiorità nei suoi confronti. E’ un paragone a senso unico. Penso anche che quel povero avvocato Alfonso Martucci, principe del Foro, maestro di quell’avvocato , a quest’ora starà a rivoltarsi nella tomba nel vedere a che livello assurge la stupidità umana. Penso anche che certe scelte e certi comportamenti deontologicamente scorretti vadano denunciati. Enzo …. con dolo abbia fatto una determinata scelta. Se per una simile stronzata si sia lasciato ammaliare da una chicchessia figuriamoci quanto affidabile possa essere professionalmente per una persona che mette la sua vita nelle sue mani per la difesa.
Guardate quello che è successo , soltanto perchè " le giornaliste" fano le vocini dolci al telefono, ma dopo...... STORIELLINE DA LETTO ????
Come è cambiata Santa Maria Capua Vetere tutte con le coscie da fuori e il seno grande per farsi ammiare quato soo zoccole !!!
Buona lettura !!!!
Penso a certe persone, a certi avvocati e a certe giornaliste al loro comportamento a dir poco professionale, perché di serio hanno solo la mignotteria. Penso al processo Tatavitto, il dirigente sanitario che nella giornata di ieri è stato condannato a nove anni di reclusione per una serie di reati commessi per scavalcare colleghi medici che avevano più titoli di lui per prendere il posto di dirigente presso l’ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere. Penso che io da brava giudiziarista sono riuscita a prendere la sentenza senza problemi e a scrivere con cognizione di causa i fatti del processo riportando in epigrafe la condanna. Poi penso che altre veline del giornale Cronache di Caserta sculettano solo nei corridoi del tribunale e non sanno fare il loro dovere, perché improvvisatasi all’ultimo momento. Penso poi ad un caro amico, anzi diciamo ad un vecchio ex amico, colui che si fregia del titolo di avvocato Enzo …… del Foro di santa Maria Capua Vetere, che si presta al giochino di una debuttante come A….., che mi chiama a casa, in tarda serata, per chiedermi notizie, guarda caso, proprio sul quel processo, facendo commenti e riuscendo alla fine a sapere la condanna. Penso al momento in cui ha richiamato la sua amichetta e sorridente per telefono le dice: “Cara ce l’ho fatta”. Sono riuscito a sapere l’esito della sentenza. Ora puoi fare il pezzo. Ma mi raccomando, massima discrezione perché lei è come una sorella per me e io ci faccio una figura di merda se dovesse venire a scoprire la cosa”. Penso che dall’altro capo del telefono la velina se la stia ridendo e sta pensando di avermi così inculata. “Figuriamoci chi potrà mai sapere”, avrà immaginato. Ma penso anche che c è una giustizia divina e che le persone sporche prima o poi debbano fare i conti con la realtà. E così è stato. Penso anche che l’avvocato sia stato davvero un coglione a prestarsi ad un simile giochetto, perché se mi avesse chiamato con lealtà o se lo avesse fatto la velina io non avrei avuto remore nel passare la notizia, in fondo era un favore che facevo e le opere buone prima o poi vengono ricompensate. La mia buona fede è stata mal riposta ma la vendetta era già dietro l’angolo ad aspettare in attesa di colpire. Penso che non si tratti di pura nemesi la mia, ma di uno sfizio che voglio togliermi nel confidare a tutti voi certi comportamenti assunti da determinate persone per farvi capire quanto siano deleteri al punto di mandare in malora una vita di amicizia e di stima. Penso che della velina me ne può fregare poco, perché non ho bisogno di dimostrare la mia professionalità e la mia superiorità nei suoi confronti. E’ un paragone a senso unico. Penso anche che quel povero avvocato Alfonso Martucci, principe del Foro, maestro di quell’avvocato , a quest’ora starà a rivoltarsi nella tomba nel vedere a che livello assurge la stupidità umana. Penso anche che certe scelte e certi comportamenti deontologicamente scorretti vadano denunciati. Enzo …. con dolo abbia fatto una determinata scelta. Se per una simile stronzata si sia lasciato ammaliare da una chicchessia figuriamoci quanto affidabile possa essere professionalmente per una persona che mette la sua vita nelle sue mani per la difesa.