Sulle vicende relative ai livelli di assistenza forniti dall’ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere, il sindaco Biagio Di Muro ha rilasciato la seguente dichiarazione: “I recuperi dei servizi di Oculistica e Otorino, nonché quello del servizio ambulatoriale ortopedico in attesa che si provveda al trasferimento dell’Ortopedia a Santa Maria Capua Vetere, alla luce di provvedimenti inaccettabili della direzione generale dell’Asl Caserta appaiono non nel segno della volontà di rilancio del presidio ospedaliero ma piuttosto una rappresentazione “oppiacea” tesa a indurre un abbassamento della guardia rispetto alla sopravvivenza, al potenziamento e al rilancio del Melorio. Il bacino capuano-sammaritano vanta, rispetto ai livelli di assistenza, gli stessi diritti di ogni altra area della provincia e, se proprio la coperta è corta, non può diventare lunga solo in quei punti che rispondono sfacciatamente a soddisfazioni di tipo politico.
E’ possibile, per esempio, che sia riconosciuto lo straordinario a macchia di leopardo? E’ possibile non riconoscerlo a Santa Maria Capua Vetere, tanto più che è stata ritenuta cava e miniera da cui attingere personale medico e parasanitario, depauperandolo delle necessarie professionalità? E’ possibile che si facciano calcoli sulla produttività per taluni aspetti erronei (e non sappiamo fino a che punto in buona fede) e per talaltri aspetti oggettivamente falsificati dalle condizioni precostituite a monte (è evidente, ad esempio, che se bisogna tenere aperti reparti con personale non sufficiente la produttività è condizionata da tale situazione)?
Nel mentre ci si rende conto dell’enorme sacrificio del personale ospedaliero – che, con spirito di abnegazione, ha garantito ai limiti dell’impossibile i livelli di assistenza – bisogna stigmatizzare le politiche dell’Asl che sembrano più tese alla chiusura dell’ospedale Melorio che non a renderlo “ospedale di frontiera e di decompressione” rispetto a Caserta (i cui tempi di attesa nel settore dell’emergenze sono, il più delle volte, biblici) e rispetto allo stesso ospedale di Aversa.
A tal fine, anche a nome di altri sindaci del bacino, ho richiesto un incontro urgente con il direttore generale e con il direttore sanitario dell’Asl affinché, al di là dei propositi e delle promesse, s’individuino oggi le concrete azioni in termini di progetti e lavori che consentano al presidio ospedaliero di svolgere in piena efficacia i suoi compiti di assistenza sanitaria”.