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sabato 18 agosto 2012

SANTA MARIA CAPUA VETERE - MARIO TUDISCO - ADESSO VE LA SPIEGO IO PERCHè QUANTO INTERESSE AL TRASFERIMENTO DEL TRIBUNALE A CASERTA !!!

Apprendo - con apprensione mista a meraviglia – i bellicosi proclami del Sindaco di Caserta Pio Del Gaudio che ha inaugurato una vera e propria crociata per accaparrarsi il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. In verità, già il Primo Cittadino dell’Antica Capua Arch. Biagio Maria Di Muro era intervenuto nel merito, ma la sua risposta all’omologo della Città Capoluogo di Provincia mi è sembrata incompleta. Mi sia consentito, dunque, aggiungere alcune riflessioni personali al dibattito in corso.


Punto A: Del Gaudio non è affatto convincente quando rivendica a Caserta il Foro tramite argomentazioni storiche. Santa Maria Capua Vetere, a differenza di Caserta Città militare per eccellenza, ha avuto storicamente un ruolo nel campo della Giustizia; non a caso in loco sono ancora oggi ubicati sia il Carcere mandamentale sia quello militare in un sistema che comprendeva sia i processi sia eventualmente dove espiare le pene.

Punto B: Del Gaudio afferma che sarebbe opportuno che il Tribunale ( immagino sia Civile sia Penale ) venisse collocato a Caserta per dare un chiaro segnale di contrasto alla Camorra e, più in generale, al crimine organizzato. Peccato che il Sindaco di Caserta ignori la famosa conferenza stampa del Procuratore Corrado Lembo il quale, in maniera inequivocabile, definì Santa Maria Capua Vetere “ La cucina dei Casalesi “, conferendo, quindi, alla Città dell’Anfiteatro un ruolo strategico nella lotta a Gomorra. Spostare oggi, dunque, il Tribunale fuori dal perimetro sammaritano può, involontariamente, assumere una valenza a dir poco negativa.

Punto C: Santa Maria Capua Vetere è notoriamente sede della Facoltà di Giurisprudenza e di quasi tutti gli uffici che, in qualche modo, sono collegati alle attività giudiziarie. Che senso allora avrebbe allontanare il Foro da queste attività? Forse, solo quello negativo di rendere più complicato il lavoro a tutti gli operatori del settore? A meno che, il Primo Cittadino di Caserta non pensi che sia necessaria l’intera dismissione dell’Antica Capua…

Punto D: Santa Maria Capua Vetere, negli ultimi quindici anni è stata fortemente penalizzata anche, e soprattutto, dal Governo regionale che, a fronte di ogni speculazione possibile ed immaginale ( come nei casi dell’ex Tabacchificio e ora anche della ex Siemens, trasformati da attività industriali cioè in grado di produrre reddito, in attività commerciali laddove il reddito – beato chi lo ha! – si dovrebbe spendere ), ha ricevuto il solo “ dono “ dell’impianto di CDR, oggi STIR, da cui non è stato ricavato un solo posto di lavoro per i sammaritani dopo che, sempre negli ultimi tre lustri, la Città si è notevolmente impoverita perdendo circa novemila posti di lavoro. Per l’Antica Capua, quindi, sarebbe un colpo mortale perdere anche quel poco di micro e macro economia che ruota intorno al Foro!

Punto E: Il Sindaco Del Gaudio, inoltre, in questa sua crociata pro Tribunale, ha intenzione di coinvolgere i parlamentari casertani di ogni schieramento e con loro le Associazioni all’ombra della Reggia. A parte che i parlamentari dovrebbero tutelare e valorizzare l’intera Terra di Lavoro, in qualità di Presidente del sodalizio civico “ Catabulum “ sono pronto a scendere in campo per la salvaguardia del Palazzo di Giustizia in Santa Maria Capua Vetere. Non volendo, però, Del Gaudio ha individuato il vero punto debole dell’Antica Capua : per troppi anni, infatti, Santa Maria Capua Vetere è stata penalizzata da una classe dirigente non all’altezza della situazione; da ciò è derivata la mancanza di una rappresentanza parlamentare. L’unico che ha ricoperto un ruolo istituzionale importante è stato l’Avv. Giuseppe Stellato, ma su questo punto è meglio stendere un velo pietoso…