E’ agli
arresti domiciliari Carmelo Arcieri, di Cellole, fermato
per la morte di Antonio Passaro . Il giudice
delle indagini preliminare Dottoressa Cettina Scognamiglio del
tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha fissato per il prossimo 19
settembre 2012 udienza prelimanare per il rinvio a giudizio o
proscioglimento di Carmelo Arcieri. Come
sostenuto nella tesi degli
avvocati Angelo Raucci, Rosario
Avenia e Antonio Gallinaro, è stato derubricato il reato da omicidio
volontario ad omicidio colposo perché non era capace di intendere e
di volere. “Non volevo ucciderlo, ero ubriaco”, questa la
confessione di Carmelo Arcieri, ma il pubblico
ministero ha inviato gli ati al gip chiedendo il processo per
omicidio volontario nonostante ascoltato dal
sostituto procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere,
Gerardina Cozzolino, ha sostenuto di aver investito Passaro
involontariamente in quanto in quel momento era completamente ubriaco
e in stato confusionale per un malore improvviso, avvalorando questa
tesi col suo arrivo all’ospedale di Sessa Aurunca. Il
fatto accadde il 20
marzo nella villa di Cellole, Grazie all'autopsia si è verificato
che la vittima aveva subito un investimento frontale. Decisive le
testimonianze dei parenti, che hanno riferito di un investimento
volontario di cui era stato vittima l'uomo nel febbraio 2012 ad opera
di un'Alfa grifia. L'attenzione degli inquirenti e le telecamere di
alcuni esercizi commerciali presenti nella zona hanno confermato i
sospetti: effettivamente un'Alfa 156 SW di colore grigio è passata
per ben due volte in corso Freda la notte dei fatti. Dopo essere
risaliti al proprietario della vettura sono partite le ricerche. Il
colpevole, dopo essersi reso irreperebile per quasi una settimana si
è fatto vivo direttamente in caserma, sostenendo di aver investito
involontariamente (e in stato di ebrezza) l'uomo.la parte civile e rappresentata dall avvocato Luigi Iannettone