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mercoledì 11 luglio 2012

CATABULUM - AL CONVEGNO MARIA LUISA NAVA DENUNCIA " SI VUOLE EVITARE CHE I REPERTI DELLA ANTICA CAPUA VENGONO MESSI ALLA LUCE"

L’Antica Capua patrimonio della umanità che va valorizzato e tutelato. Soprattutto salvaguardato dalle mire di affaristi e palazzinari senza scrupoli. E’ questo, in sintesi, il succo del dibattitto pubblico organizzato ieri sera dalla nuova Associazione Catabulum che in poco tempo ha smosso le acque sia Nella Città del foro sia nell’intera Provincia di Caserta. Un dibattito di alto livello incentrato sugli interventi della Dottoressa Maria Luisa Nava, dell’Architetto Alfredo Di Patria e del Professor Sergio Tanzarella.

In particolare, Maria Luisa Nava (già Soprintendente di Napoli e Caserta e attuale direttrice del Museo Campano di Capua ) ha illustrato una serie di diapositive mediante le quali si è tracciato un quadro complessivo delle emergenze archeologiche e dei siti presenti sul territorio di Santa Maria Capua Vetere.

“ In verità una Carta Archeologica dell’Antica Capua – ha spiegato la Nava – esiste già ma volontariamente non è stata aggiornata ai nostri giorni e non è di dominio pubblico per due semplici ragioni: da un lato, si vuole evitare che siano messi in luce gli scempi del passato; dall’altro canto, non c’è alcun interesse vero a rendere questo patrimonio inestimabile visibile in toto e fruibile al maggior numero possibile di persone. In tutti questi anni, è mancata una vera politica di rilancio del Turismo e ciò si è abbinato a una scarsa coscienza civica. Ma ora è proprio il caso di invertire la rotta, anche perché da una migliore politica del territorio potrebbe scaturire anche una nuova ondata occupazionale”. In precedenza, la direttrice del Museo di Capua ha annunciato a tutti i presenti di essere stata “ Intimorita “ affinché non partecipasse al Convegno in questione. Più cauto dell’Architetto Alfredo Di Patria che ha battuto sul tasto di evitare soprattutto una nuova ondata speculativa e, al tempo stesso, sulla necessità di catalogare e valorizzare le preesistenze storiche e archeologiche fino ad ora emerse. “ E’ un dato di fatto che in mancanza di fondi ministeriali gli unici che effettuano scavi sono gli imprenditori edili che fatalmente vogliono dopo costruire – ha detto il noto urbanista – ragion per cui sarebbe già un grande successo avere una Mappa dettagliata dei ritrovamenti archeologici e su questi fare un’opera di effettiva visibilità ”.

A pensare in grande è, invece, il Professor Sergio Tanzarella intenzionato a fare dell’Antica Capua un caso Nazionale anche a seguito della famosa Interrogazione Parlamentare dell’Onorevole Corsini. “ Bisogna sensibilizzare il maggior numero di cittadini anche tramite una raccolta di firme. E, in secondo luogo, coinvolgere anche i centri limitrofi perché il territorio dell’Antica Capua si estendeva ben oltre l’attuale Santa Maria Capua Vetere. Inoltre, su questa battaglia in difesa del patrimonio dell’umanità si necessità il coinvolgimento anche di altre Associazioni. E, a tal proposito, c’è già la disponibilità di Italia Nostra”.

A moderare l’incontro è stata la giornalista Francesca nardi con la consueta maestria. A margine del Convegno le dichiarazioni del Presidente Mario Tudisco: “ prima della fine dell’estate stileremo un documento di base che sarà la nostra proposta effettiva per il giacimento archeologico dell’Antica Capua. E subito dopo scenderemo in piazza per raccogliere le firme. E ancora dopo tramite l’Onorevole Corsini chiederemo un incontro con il Ministro dei Beni Culturali invitandoLo a visitare l’Antica Capua”.