VEDERE PER CREDERE CLICCA QUI

Pagine

sabato 28 luglio 2012

CASERTA -LETTERA DEGLI INGEGNERI AL PROFESSOR COSENZA SULLE AUTORIZZAZIONI SISISMICHE

Egr. Assessore prof. ing. Edoardo Cosenza, nostro malgrado, ci vediamo costretti ad intervenire ancora una volta sulla questione, mai risolta, delle autorizzazioni sismiche in provincia di Caserta, in seguito alla nota prodotta dal Sindaco del Comune di Trentola Ducenta, che ci creda non sarà la prima né l’ultima a segnalare il malfunzionamento di un ufficio di cui Lei è responsabile.

Gli Ordini professionali degli Architetti PPC e degli Ingegneri della Provincia di Caserta hanno, in tempi passati e recenti, con reiterati appelli, tutti motivati e documentati, chiesto a Lei che ha “consapevolezza scientifica e poteri politici”, un’azione immediata e concreta con la sostituzione, oppure se avesse voluto con la rotazione, della dirigenza del G.C. di Caserta, per fugare ogni dubbio sul Suo operato, e non dare adito a pensare che comportamenti ignavi abbiano generato e supportato la crisi che ancora oggi travaglia il settore del Genio Civile di Caserta, causata soprattutto da chi non ha competenze specifiche nella gestione di un settore tanto impegnativo.

A nulla, poi, sono valsi i tentativi dell’On. Paolo Romano, Presidente del Consiglio Regionale della Campania, né dell’On. Domenico Zinzi, Presidente della Provincia di Caserta, né di tanti altri autorevoli esponenti politici regionali e provinciali, ai quali ora ci rivolgiamo con forza, in particolare lo chiediamo al Governatore della Regione Campania On. Stefano Caldoro, affinché, senza indugio alcuno e in tempi rapidissimi, assolvano al loro deputato compito, a cui Lei, egregio assessore, non è riuscito a porre rimedi, destituendola dalla carica che ricopre.

• A una nostra precisa richiesta di fornire il protocollo delle pratiche presentate, dall’entrata in vigore della nuova normativa, caro assessore, purtroppo non ci è stata data risposta dai Dirigenti del G.C. di Caserta, ma sono stati prodotti numeri di pratiche assegnate ma non di quelle evase (ovviamente tutte assegnate poche evase in dispregio delle normative vigenti).

• Puntualmente i Dirigenti del G.C. di Caserta hanno eluso il confronto con le categorie professionali e le altre Istituzioni presenti sul territorio, sebbene invitati.

Forse perché, in tal modo, sarebbe stato facile dimostrare da parte nostra la fondatezza del malcontento collettivo?

Le avevamo anche segnalato e consigliato, egregio assessore, che se rispondevano a verità le Sue denunce circa lo stato di negligenza evidenziato in alcuni Settori del G. C. della Campania, in particolare in quello di Caserta, senza porvi rimedi, a Lei non restava altro che imboccare la porta della dignità dimettendosi dall’incarico di assessore.

Ma Lei imperterrito assieme ai Dirigenti del G.C. di Caserta ha continuato a mortificare una collettività operosa, che a fronte dei numeri che Lei snocciola, senza alcun confronto, si sente ogni giorno di più sopraffatta e inerme nei confronti della incapacità gestionale della Dirigenza del GENIO CIVILE di CASERTA, che Lei autorevolmente ma, a nostro parere, immotivatamente difende, considerando anche e soprattutto l’atteggiamento supponente e poco rispettoso che la stessa persevera nei confronti di professionisti, ingegneri e architetti che, nel rispetto delle leggi, frequentano detti uffici.

A nulla è valso l’impegno degli Ordini Professionali per risolvere lo stallo creato a Caserta e nel richiedere il ripristino della normalità.

Si aggiunga, inoltre, che i provvedimenti adottati dall’Amministrazione Regionale, per contribuire allo snellimento delle procedure, a Caserta non ha prodotto risultati positivi sperati, anzi ha evidenziato in maniera ancor più tangibile e inconfutabile la scarsa operatività della dirigenza, che crea ulteriori e immotivati disagi, irreversibili per il mancato rilascio, nei termini di legge, delle autorizzazioni dovute.

Pertanto, visto che l’economia casertana langue, il settore edilizio col relativo indotto è sull’orlo del baratro ci sembra giusta e legittima la richiesta che politici e dirigenti inadeguati siano rimossi dal loro scranno non essendo stati in grado di risolvere una scandalosa, esasperata e ormai insostenibile situazione.