VEDERE PER CREDERE CLICCA QUI

Pagine

mercoledì 13 giugno 2012

FOTTI TU CHE FOTTO ANCH’IO – PERCHE’ I CONSIGLIERI COMUNALI PENSANO SOLTANTO AI BUSINESS SELVAGGI??

Sono passati ben 379 giorni e i problemi sono sempre gli stessi , più di prima perché sono aumentate le mele marce, anzi hanno sostituite quelle vecchie . Anche se l’occupazione rimane ancora un miraggio in città si fa a gara per poter far aumentare a 50 mila abitanti la città di Santa Maria Capua Vetere. Ma non tutti sanno che aumentare la popolazione in città significa cemento selvaggio , significa microcriminalità e criminalità in aumento , significa far venire in città chi viene soltanto a dormire e non a costruire un futuro migliore. Si pensa soltanto al business e i consiglieri che fanno invece di cercare di far approvare un programma che è costato anche qualche pizzico sulla pancia, attaccano i movimenti che vorrebbero una città migliore dal punto di vista economico finanziario ed imprenditoriale con lavoro in città . Nessuno ha capito che si deve attuare il programma che fu sottoscritto da tutte le associazioni che portarono alla vittoria il sindaco Biagio Maria di Muro. Vi ricordate la vicenda della concessione dell’Eurospin, quando un consigliere affermò in aula nei confronti di alcuni colleghi “ ma la parte mia chi se l’ha presa??” Questo fu l’apice che fece scattare l’indagine sulla concessione dell’Eurospin, che guarda caso, come da fotocopia, sta assomigliando sempre più alla vicenda dell’altro supermercato che sorge sull’area dell’ex tabacchificio e che qualcuno pensava di aprire , ma è rimasta al palo. Ma non è solo il business del cemento selvaggio che interessa a qualche consigliere comunale, c’è anche quello degli appalti come quelli dei tributi locali . E’ possibile che qualcuno asserisce che già si sa chi vincerà la gara , come quella dei rifiuti solidi urbani dove il famoso trittico della conceria ha stretto amicizia con qualche personaggio di Casal di Principe venuto da poco che vuole lavare i suoi soldi a Santa Maria Capua Vetere . Ma allora quel galantuomo del procuratore della repubblica di Santa Maria Capua Vetere aveva ragione quando individuò la città come una succursale di Casal di principe.