Organizzato dall’Ordine dei Commercialisti col Patrocinio della J. Monnet e della Presidenza della Giustizia Tributaria
Prolusione del giudice Stanislao De Matteis. Saluto del Presidente Pietro Raucci e introduzione del Prof. Pasquale Menditto –
Caserta - ( di Ferdinando Terlizzi ) Nell’ambito del IV Modulo, per il corso di formazione e aggiornamento per difensori tributari, organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti di Caserta, con il patrocinio della Seconda Università degli Studi di Napoli, Facoltà di Studi Politici “J. Monnet”; e sotto l’Egida della Presidenza della Giustizia Tributaria di Roma avente ad oggetto “LA RISCOSSIONE E L’ESECUZIONE FORZATA TRIBUTARIA”ed altri temi, hanno tenuta – presso la Sala dell’Hotel Vanvitelli - la loro lezione due insigni magistrati ( casertani) entrambi in servizio presso la Corte di Appello di Napoli.
Si è parlato, infatti, dei versamenti diretti, delle ritenute alla fonte, dell’ iscrizione a ruolo e la cartella di pagamento, dell’operatività dei termini decadenziali nell’attività di riscossione e della istituzione della Riscossione Spa: conseguenze sul piano dell’operatività. Il secondo relatore ha invece riferito sulle misure cautelari a tutela dei creditori tributari: ipoteca fiscale, sequestro conservativo, fermo di beni mobili registrati ed iscrizione ipotecaria. L’esecuzione forzata tributaria, le regole speciali tributarie, le influenze della novella al libro III del c.p.c.; le opposizioni all’esecuzione forzata tributaria: l’opposizione all’esecuzione, l’opposizione agli atti esecutivi e l’opposizione di terzo. La sospensione del processo esecutivo. Ed infine si è parlato della tutela risarcitoria del contribuente per comportamenti illegittimi dell’ente impositore e dell’agente della riscossione.
Dopo un breve preambolo del Prof. Pasquale Menditto, coordinatore del corso ( il cui comitato scientifico è presieduto dall’Alto magistrato Raffaele Ceniccola, Avvocato Generale della Suprema Corte di Cassazione ) che ha presentato i due relatori: Dr. Lucio Di Nosse (presidente Sez. Fallimentare di Napoli e Presidente di Sezione alla CTP di Caserta) e Dr. Stanislao De Matteis (magistrato sez. Fallimentare di Napoli e magistrato tributario) lo stesso ha invitato i partecipanti ad intervenire durante la trattazione dei vari temi. In chiusura il Presidente dell’Ordine Dr. Pietro Raucci ha voluto, ancora una volta, ringraziare il folto gruppo di partecipanti e gli organizzatori tutti. Da parte nostra un grazie particolare alla Dott.ssa Florianna Golino, che ci ha riportato – come sempre – il puntuale resoconto dell’intera seduta.
Il Presidente Di Nossa ha trattato il tema della RISCOSSIONE, ponendosi dal punto di vista del difensore tributario, essendo il corso rivolto a tributaristi, ovvero professionisti abilitati al patrocinio davanti alle commissioni tributarie. Sono state esaminate le varie tipologie di riscossione (ritenute alla fonte, versamenti diretti e ruoli), soffermandosi, in particolare sui ruoli. Si è passati, poi, all’illustrazione dei termini di decadenza e di quelli di prescrizione, sottolineandone la sostanziale differenza, non sempre chiara ai difensori che, nei ricorsi, spesso fanno confusione in proposito. Sono stati evidenziati i risvolti sull’iter classico apportati dalle novità introdotte in merito all’esecutività degli accertamenti, nonché la mancanza di uniformità, tra le varie sezioni delle varie commissioni tributarie, in merito ai termini di prescrizione.
Ha preso quindi, la parola il Dr. De Matteis il quale ha chiarito l’accezione del termine “misure cautelari”, come alternativa all’esecuzione forzata e le sue perplessità sulla possibilità di inquadrare il fermo amministrativo e l’iscrizione ipotecarie tra queste, poiché interpretate più che altro come forme di intimidazione nei confronti del debitore, laddove, invece, il sequestro conservativo è classificabile come misura tipicamente cautelare (cioè a scopo conservativo). Vengono illustrate, poi, le differenze tra sequestro conservativo ed iscrizione ipotecaria, nonché casi pratici di applicazione di tali misure.
Sono state, poi, trattate le impugnative di tali provvedimenti, distinguendo, in base alla natura del tributo (se erariale o non), quelle da proporre alle commissioni tributarie da quelle da presentare al giudice ordinario e, quindi, la differenza di procedura che esiste tra le due casistiche, in primis per quanto riguarda il difensore, che nel caso del giudice ordinario potrà essere esclusivamente un avvocato ed, inoltre, per ciò che attiene all’appello (che, nel caso del giudice monocratico non è previsto, anche se è possibile il reclamo presso lo stesso tribunale). Si è, infine, esaminata la possibilità, nei due casi, di sospendere l’esecuzione (se ricorrono gravi motivi ed, in caso di tributi erariali, anche di danno grave ed irreparabile).