Grossa soddisfazione per la Città di Santa Maria Capua Vetere laddove – soprattutto nella giornata di Lunedì in Albis – centinaia e centinaia di turisti, alcuni dei quali finanche tedeschi e inglesi, hanno preso d’assedio l’ Anfiteatro Campano da dove incominciò la rivolta degli schiavi capeggiati da Spartacus. E, almeno una volta, il nome del famoso gladiatore non è associato a gravi inchieste giudiziarie bensì a un flusso consistente di visitatori recatosi in Città per scoprire le meraviglie dell’Antica Capua. E come hanno confermato anche i responsabili del settore, erano tantissimi anni che non si registrava a Pasquetta un numero così massiccio di turisti non solo presso l’ Arena dei Leoni ma anche presso il Mitreo e il Museo cittadino. “Abbiamo iniziato evidentemente ad intercettare una piccola parte del grande flusso storico e culturale della Reggia Vanvitelliana e di altre rinomate località Campane – spiega Mario Tudisco l’ Assessore alla Cultura della Giunta Di Muro – e ciò testimonia che abbiamo imboccato la strada giusta anche a seguito della fortunata esperienza del Settembre scorso de La Città sotto la Città. L’Antica Capua, infatti, possiede un giacimento di preesistenze archeologiche mai valorizzate come si doveva e poteva fare e che, messe in rete e collegate tra di loro, farebbero impallidire anche la ben più conosciuta Pompei! Non solo, quindi, l’Anfiteatro, il Mitreo e il Museo Archeologico ma un possibile unicum di siti pregevoli sparpagliati sul territorio e che, per il passato, erano considerati pietre e ostacoli all’espansione selvaggia del l’ edilizia sammaritana. Aspetto quindi ancora una mappa dettagliata di questi siti da parte della Soprintendenza; e sono convinto che insistendo sul turismo culturale potremmo avere, a breve e medio termine, una nuova ondata occupazionale stabile e soddisfacente”.