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mercoledì 4 aprile 2012

CASERTA - ECCO IL RESOCONTO DELL'ATTIVITA' DEI CARABINIERI DEI NAS

205 attività controllate, 98 provvedimenti di sospensione di attività e sanzioni amministrative per € 900.000.00 circa.

E’ questo il bilancio trimestrale 2012 del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Caserta – lo Speciale Reparto dell’Arma in servizio Presso la Direzione Territoriale del Lavoro - nel corso dell’attività d’istituto finalizzata al contrasto del lavoro irregolare e alla prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro in ambito provinciale.

Particolare attenzione – per specifiche direttive del Comando Gruppo Carabinieri Tutela del Lavoro di Napoli (Ten. Col. Restelli) e del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta (Col. Nardone) - è stata posta nel settore edile dove sono stati ispezionati 102 cantieri e verificata l’adozione delle misure di sicurezza a tutela dei lavoratori..

In 16 casi sono state riscontrate violazioni al Testo Unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro che hanno portato ad altrettanti deferimenti a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria Capua Vetere (CE).

Altresì, sono stati sottoposti a sequestro preventivo – tutti convalidati dall’Autorità Giudiziaria – 7 cantieri e applicati n. 52 provvedimento di sospensione nello specifico settore produttivo

Controlli a tappeto anche nel settore tessile e calzaturiero - contesto che opera con numerose aziende - dove le ispezioni hanno riguardato 27 attività delle quali 22 irregolari con conseguente applicazione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

In tale contesto, si segnala la scoperta – a S. Marcellino (CE) - di una fabbrica di calzature “HOGAN” a marchio contraffatto che operava in totale abusivismo e con tutti i dipendenti in “nero”. I due titolari, tutti con precedenti specifici per reati in materia di contraffazione, sono stati arrestati in flagranza di reato.

Due fabbriche di abbigliamento – ancora - operavano con tutti gli operai (26) irregolarmente occupati.

I dati che emergono da questi primi tre mesi di controlli sono a dir poco inquietanti:

146 aziende su 205 controllate sono risultate irregolari, mentre dei 704 lavoratori controllati ben 280 sono risultati “in nero”.

98, come già riferito, i provvedimenti di sospensione delle attività adottati ai sensi dell’art. 14 del Testo Unico sulla sicurezza.

Di positivo due aspetti che meritano di essere sottolineati: il mancato ricorso al lavoro minorile e il dato riguardante l’impiego di manodopera extracomunitaria, dove su 40 lavoratori controllati 23 sono risultati regolarmente inquadrati. Non è stata riscontrata – invece – la presenza di cittadini clandestini.