VEDERE PER CREDERE CLICCA QUI

Pagine

venerdì 20 aprile 2012

CASAL DI PRINCIPE -PROFANATA LA TOMBA DON DIANA - LA RISPOSTA DEL CLERO

La Diocesi di Aversa si dichiara duramente colpita da mano ignota in cio che e e rappresenta il suo credo e quanto di piu prezioso si conserva nelle sue chiese per la profanazione del Tabemacolo ed il conseguente furto delle Ostie consacrate, contenute in due pissidi, avvenuto nella chiesa parrocchiale di "San Nicola " in Casal di Principe tra il 18 ed il 19 aprile appena trascorso.Ugualmente la Chiesa diocesana sente di essere stata colpita nella verita del sacrificio dei suoi sacerdoti, per il furto perpetrato e compiuto, quasi nello stesso tempo, nel cimitero di Casal di Principe sulla tomba del sacerdote Don Giuseppe Diana. Le due azioni criminose, pur nella diversita dell'0ggetto, offendono la fede ed il vivere civile di tutto il nostro popolo che nella Santa Eucaristia adora la presenza reale del Cristo che si e offerto per la redenzione dell‘umanita dal peccato, e che nelle tombe dei propri cari, e soprattutto sulla tomba del Sacerdote Peppino Diana, riconosce e onora la testimonianza di fedelta alla volonta di Di0,alla sua giustizia ed alla sua carita.Pur non potendo al momento stabilire un reale legame tra le due azioni, la comunita cristiana esprime ferma condanna per quanto accaduto, evidenzia ancora la vilta dell‘agire tenebroso e prepotentemente offensivo del vero sentimento religioso e della convivenza civile della gentilezza  nostro territorio. La Chiesa aversana non accetta, qualunque esso possa essere, il senso di queste  azioni e sente come offesa gravissima alla verita ed alla giustizia delle cose anche il tentare di mercanteggiare cio che appartiene solo alla celebrazione del culto verso Dio, alla comunionedell‘umanita con la misericordia del Signore, e cio che é espressione di liberta nella memoria deifratelli defunti.La scomunica che esclude da ogni iratemita chi commette azioni offensive della fede della  comunita, e della dignita e della carita del Signore, realrnente presente nei sacramenti della Chiesa, puo essere realmente tolta solo a condizione di un sincero pentimento e di una reale restituzione del  sacro pane eucaristico alla verita dell'ad0razi0ne dei fedeli, e al suo originario signiiicato di quanto  è stato ignobilmente trafugato. Per questo la Chiesa di A versa rivolge agli ignoti trafugatori un accorato appello a non gettare il  fango e la sporcizia di assurdi quanto inutili e deplorevoli comportamenti sulle sacre specie eucaristiche e chiede di poter riavere e riaccogliere la presenza del sacramento del Corpo e Sangue di Gesu Cristo, con l'amore e la devozione che ora particolarmente vive e sente nel suo cuore
umiliato e addolorato. Ugualmente chiede a tutti i fratelli ed i cittadini della nostra amata terra di coltivare e rispettare la vitalita della memoria e dei luoghi santi che custodiscono il corpo di coloro che tanto hamio dato, fino alla vita, per la nostra societa umana.
ll Vescovo ed i Sacerdoti della Diocesi