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lunedì 26 marzo 2012

SARA' GIORGIO NAPOLITANO IL PRIMO A VISITARE IL RESTAURATO MUSEO CAMPANO DI CAPUA

I presidenti Caldoro e Zinzi, sanciranno la riapertura ufficiale di una delle strutture museali più
ricche della regione.

NAPOLI, 26 MAR – Sara’ il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il primo visitatore del Museo Campano di Capua, la struttura museale riferimento della Cultura del nostro Paese, ristrutturato e riconsegnato al pubblico.Il prossimo mercoledì 28 marzo alle 16, il Presidente Napolitano, visiterà la struttura del Comune in provincia di Caserta presso il Palazzo Antignano di Capua. Il Capo dello Stato ha voluto essere presente nel giorno della riapertura dell’istituto museale, dopo i lavori di riqualificazione voluti e finanziati dalla Provincia di Caserta, per sottolineare il valore fondamentale che il Comune di Capua assume nel panorama della cultura dell’intera provincia.Il Presidente Giorgio Napolitano effettuerà una visita privata nelle sale del museo dalle 16 alle 17. Solo successivamente, alle 18, il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi riaprirà ufficialmente la struttura, insieme al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro ed a numerosi sindaci di Terra di Lavoro.La struttura sarà aperta al pubblico solo il giorno successivo, giovedì 29 marzo e sarà possibile apprezzare il progetto di restyling, che ha rinnovato la struttura in termini di fruibilità e servizi. Inoltre un percorso espositivo che, attraverso moderne tecnologie, consentirà di ‘far rivivere’ le collezioni di reperti archeologici, sculture, dipinti ed opere. Il Museo Campano di Capua si presenta completamente rinnovata anche nell’organizzazione dei percorsi, riordinata nelle sezioni espositive, illustrata da un diffuso sistema di approfondimenti multimediali multilingua. Particolare attenzione è stata rivolta al pianeta scuola ed ai bambini in generale: per loro è stato previsto un percorso dedicato, con zone didattiche e laboratori, con mezzi espositivi e didascalici che parlino il loro linguaggio, fatto di forme, suoni e colori immediatamente riconoscibili e memorizzabili.‘’La riapertura del Museo – afferma il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi - rappresenta l’ennesima testimonianza di quanto l’Amministrazione Provinciale abbia inteso valorizzare la cultura e puntare con decisione su di essa, adoperandola anche come elemento di promozione del territorio. Questo complesso è da considerarsi come uno dei più importanti sotto il profilo archeologico in Italia e in Europa e certamente risulterà un forte attrattore, capace di portare nella nostra provincia un gran numero di turisti e visitatori’’.Punta di diamante del Nuovo Museo Campano ‘la collezione delle Madri’, una rarità nel suo genere. ‘’Rinvenute alla fine del 1800 nei pressi dell’antica Capua – afferma la direttrice Maria Luisa Nava­ -le matres matutae sono statue in tufo nelle quali si esprime la devozione indigena alla dea locale della fertilità, e provengono tutte dal grande santuario di Fondo Patturelli di Curti, insieme a numerosissime terrecotte architettoniche e votive, anch’esse confluite nel Museo. Le statue riproducono una donna seduta con uno o più bambini in fasce tra le braccia, e costituiscono offerte alla divinità per propiziarne il favore, in modo da ottenere una felice conclusione della gravidanza e la salute della prole.Nella sezione del museo che ospita la Sala delle Madri, è stata anche realizzata una nuova piazza coperta, utilizzabile tutto l’anno quale modello di “salotto” dove cultura e svago saranno esaltati da un sapiente gioco di luci ed effetti nelle occasioni serali. Il Museo Campano si propone così come una struttura che sarà completamente aperta alla Città, grazie al recupero e alla rivitalizzazione dei cortili e dei giardini, che potranno ospitare conferenze, eventi musicali ed espositivi che identificheranno il complesso come un luogo di produzione e diffusione culturale, nonché di promozione economica. Il lavoro di restyling, senza snaturare alcune delle caratteristiche del ‘Museo Campano’, storica ed illustre istituzione la cui nascita risale al 1869 e che è stata aperta al pubblico nel 1874, è stato realizzato dalla Modugno Restauri, storica società di settore che ha già realizzato importanti restauri in tutto il Meridione d’Italia, tra cui varie sale della Reggia di Caserta, il Torrione Angioino di Bitonto e la Cattedrale di Ravello.

Ivan Lobello