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lunedì 12 marzo 2012
CAMORRA A CERVINO - 5 FERMI DELLA DDA DI NPAOLI ESEGUITI DALLA SQUADRA MOBILE DI CASERTA
Durante la scorsa notte, la Squadra Mobile, coadiuvata da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura Antimafia partenopea, in relazione ai reati di incendio ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso, nei confronti delle persone di seguito elencate, tutti ritenuti elementi di spicco ed affiliati del clan BELFORTE detti i Mazzacane-gruppo D’ALBENZIO, attivo nel comprensorio di Marcianise (CE), Maddaloni (CE), San Felice a Cancello (CE), Santa Maria a Vico (CE), Cervino (CE) e zone limitrofe:
1. DI NUZZO Giuseppe, nato a Maddaloni (CE) il 27.3.1974, res. in Cervino (CE), pregiudicato, detenuto;
2. SPALLIERI Palladino, nato a Maddaloni (CE) il 19.2.1986, res. in Cervino (CE);
3. IULIO Pietro, nato a Maddaloni (CE) il 9.8.80, ivi res., pregiudicato;
4. D’ALBENZIO Giorgio, nato a Maddaloni (CE) il 22.5.1960, ivi res., pregiudicato;
5. D’ALBENZIO Andrea, figlio di Giorgio, nato a Maddaloni (CE) il 9.11.1989, ivi res., pregiudicato.
In particolare, l’operazione rappresenta l’epilogo di una penetrante attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha permesso di fare luce su alcuni episodi intimidatori perpetrati nei mesi scorsi nel comprensorio di Cervino, alcuni dei quali in danno di alcuni amministratori locali, tra cui il sindaco facente funzione DI NUZZO Biagio.
Infatti, tra l’agosto e l’ottobre 2011, veniva compiuta una serie di attentati incendiari, alcuni dei quali accomunati dal coinvolgimento, come vittime, di esponenti politici locali e funzionari del comune o loro congiunti, in particolare:
- l’1 agosto 2011, veniva incendiata l’autovettura Fiat Uno nella disponibilità di DI NUZZO Biagio, Sindaco f.f. del Comune di Cervino
- il 12 agosto 2011, ignoti lanciavano una bottiglia incendiaria all’interno dell’abitazione di un’impiegata del Comune di Cervino, addetta alle pratiche di assistenza sociale.
- il successivo 13 agosto, venivano lanciate altre due bottiglie incendiarie contro l’autovettura della stessa impiegata, parcheggiata nel cortile della sua abitazione;
- il 14 ottobre 2011, in Cervino, ignoti appiccavano il fuoco all’esercizio commerciale di un fruttivendolo, figlio dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune.
- il 15 ottobre 2011, in Cervino veniva incendiata l’autovettura di proprietà dell’Assessore ai LL.PP. del Comune di Cervino, nonché geometra in servizio presso l’Ufficio Tecnico del Comune di San Felice a Cancello.
- il 17 ottobre 2011, veniva incendiata l’autovettura di un imprenditore;
- inoltre, il 18 ottobre 2011, il sindaco f.f. di Cervino DI NUZZO Biagio denunciava che, la sera precedente, aveva ricevuto sulla sua utenza cellulare una telefonata anonima dall’esplicito contenuto minatorio.
Una svolta alle indagini, su alcuni degli episodi sopra descritti, veniva impressa dal fermo di polizia giudiziaria operato dalla Squadra Mobile di Caserta, il 18 ottobre 2011, nei confronti di DI NUZZO Giuseppe, per l’incendio dell’autovettura del citato imprenditore, peraltro consuocero dell’Assessore ai Lavori Pubblici del comune di Cervino, anch’egli vittima di un attentato incendiario. Infatti, i successivi approfondimenti investigativi, consentivano di accertare il coinvolgimento nell’episodio di SPALLIERI Palladino e IULIO Pietro e di far luce sull’attentato in danno del Sindaco f.f. DI NUZZO Biagio, in merito al quale si appurava che esso era stato eseguito materialmente dallo stesso DI NUZZO Giuseppe, su istigazione di SPALLIERI Palladino, mentre il movente era da ricondursi alla mancata elargizione alla moglie di quest’ultimo, da parte dell’amministrazione comunale di Cervino (CE), del c.d. reddito di cittadinanza, cioè di un contributo per l’affitto di un’abitazione previsto per le famiglie disagiate.
Inoltre, poichè veniva dimostrata l’organica appartenenza di DI NUZZO, IULIO e SPALLIERI, al gruppo capeggiato dai fratelli D’ALBENZIO, Giorgio e Clemente, referenti in quell’area del clan BELFORTE di Marcianise, agli stessi veniva contestata l’aggravante del “metodo mafioso”.
Peraltro, le indagini sull’incendio della vettura dell’imprenditore suddetto, vittima in passato di altre intimidazioni, appuravano anche il diretto coinvolgimento di D’ALBENZIO Giorgio e del figlio Andrea in alcuni tentativi di estorsione perpetrati nei suoi confronti tra il 2009 ed il 2010.
L’operazione della Squadra Mobile di Caserta ha svelato il pesante clima di intimidazione che incombeva sul comune di Cervino dove, nel febbraio 2008, il sindaco allora in carica, PISCITELLI Giovanni venne barbaramente assassinato: dopo essere stato tramortito e legato con del fil di ferro, venne cosparso di liquido infiammabile e arso vivo.