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mercoledì 22 febbraio 2012

SANTA MARIA CV - ECCO TUTTA LA VERITA' SUL C1 NORD .

L’invivibilità e l’impoverimento che il Quartiere “GIOVANNI PAOLO I°” ha subito nell’ultimo anno dall’entrata in vigore del nuovo dispositivo di traffico che ha completamente stravolto le abitudini sociali e commerciali del quartiere, oltre che renderlo pericoloso e progressivamente degradato sempre più, e le tante promesse mai mantenute di sistemazione, che ormai da oltre un anno, prima del vice-sindaco avv. Leone e poi del sindaco Dr. Giudicianni, ci hanno costretto ad attivarci direttamente con il fine di giungere ad una proposta all’Amministrazione, che riteniamo concreta ed operativa, elaborata da una commissione di studio sul problema vivibilità del quartiere con la collaborazione di un equipe di tecnici, coordinati dal nostro consigliere ing. Santagata, portata all’ordine del giorno nel Consiglio Comunale del 26.06.2010 e completamente ignorata dalla allora maggioranza.

Questo lavoro si è reso necessario dopo un intervento così impattante per il quartiere, come quello portato il 18 marzo 2009, data di inizio del nuovo dispositivo di viabilità e soprattutto per l’inerzia dell’Amministrazione che da oltre un anno e’ rimasta impelagata in problematiche politiche, piuttosto che affrontare, e possibilmente provare a risolvere i problemi dei cittadini. Questo studio, da approfondire con le giuste risorse, rappresenta uno strumento preliminare di pianificazione e di gestione della mobilità del Quartiere negli aspetti più direttamente legati al traffico ed alla mobilità, oltre che in termini di inquinamento acustico ed atmosferico e di occupazione di spazi pubblici da parte delle auto.

Si e’ provveduto ad analizzare una serie di argomenti di studio, che presentano relazioni reciproche, così sintetizzabili:

• individuazione dei flussi,

• classificazione e riorganizzazione della rete e dei sistemi di trasporto,

• individuazione di priorità, strumenti e criteri di attuazione e monitoraggio

Si prevedono:

- interventi sul sistema della viabilità che si inquadrano nell'ottica della riorganizzazione e della gerarchizzazione della viabilità urbana con interventi sullo schema attuale della circolazione e della razionalizzazione delle intersezioni per dare una lettura organica e concreta ai flussi che insistono sul quartiere.

- interventi sul sistema della sosta che si articolino nel potenziamento dell'offerta, nella sua regolamentazione e nella eventuale individuazione di spazi per parcheggi sostitutivi;

- interventi sul sistema di trasporto collettivo (con una reale riorganizzazione dei percorsi con relative fermate certe e strutturate per i collegamenti extraurbani e una informazione diffusa per quelli urbani , dato che oggi la segnalazione delle fermate resta legata solo al buon cuore degli autisti di bus per i collegamenti extraurbani e

completamente sconosciute ai potenziali utenti quelle urbane. Giriamo al competente

assessorato ai trasporti il quesito del perchè bus urbani che potrebbero essere utilizzati dai cittadini con benefici in termini di riduzioni di traffico e inquinamento, nonchè in termini economici, con riduzione di spese di carburante e parcheggio, viaggino regolarmente vuoti.

Per comprendere l’assurdità delle disposizioni di viabilità tuttora vigenti basta solo ricordare cosa prevedevano tali disposizioni nella loro fase originale: l’incomprensibile chiusura di Via Galatina all’altezza della rotatoria autostradale per chi entrava in città, che, oltre a dare una immagine estetica della nostra città per chi ci entrava per la prima volta, davvero di basso profilo (il flusso veicolare veniva dirottato prima verso il cimitero e subito dopo il campo nomadi), mise in seria difficoltà decine di attività



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commerciali situate nel II° tratto di Via Galatina: per chi voleva recarsi in quelle

attività e con il senso unico che imponeva obbligatoriamente di provenire dal centro, c’era l’obbligo di arrivare alla rotatoria autostradale per tornare in città dal lato del cimitero. Si ricorda la altrettanto assurda chiusura della stessa Via Galatina, con divieti di transito posti all’altezza di Via Perlasca, che obbligavano chi doveva raggiungere P.zza San Francesco ad un percorso davvero schizofrenico (Via Perlasca-Via Jan Palach –Via V. Emanuele – Via L. Sturzo per ritornare su via Galatina a 100 metri dalla predetta deviazione) dopo aver percorso quasi un chilometro.

Si pone l’attenzione sugli innumerevoli giri di “circuito” (Via Galatina- Via Perlasca- Via Martiri del Dissenso- V.le Consiglio D’Europa) che i residenti di questo “anello” sono costretti ad effettuare piu’ volte al giorno con aggravio di costi, verificati con una semplice procedura, che per brevità non si riporta, ma disponibile c/o la sede del Ass. Comitato di Quartiere “S. MARIA C.V. NORD”, che ha quantizzato gli inutili giri, per un costo di esercizio di un automobile in circa 300 euro/anno/utente.

Infine, cosa ancora verificabile adesso, il divieto degli autocarri per chi proviene da S. Angelo in Formis, quando gli stessi entrando nella rotatoria autostradale e dirigendosi per Via Galatina possono tranquillamente arrivare nel centro urbano beffandosi del suddetto ed inutile divieto .

Tanto basterebbe ad una amministrazione accorta per capire la superficilalità di stesura di tale piano e per rimuovere i responsabili di tali provvedimenti assurdi.

Inutile rimarcare che non sono supportati da nessuno studio alla base o relazione che possa giustificarne e garantirne la positività progettuale ed attuativa: alla base dell’intervento che ha completamente stravolto il quartiere non esiste nessuna progettazione o relazione appropriata (come da nostra richiesta del 26 aprile 2009 e solo dopo successive e numerose sollecitazioni ci e’ stata fornita soltanto una planimetria fuori scala geometrica su foglio A3, in cui vengono indicati le direzionalità delle strade e la segnaletica da apportare e cosa ancor più grave tale documento non risulta sottoscritto da nessun tecnico, ma supportato soltanto da una delibera di giunta con qualche osservazione che giustifica l’intervento adottato.

La motivazione addotta dall’ Amministrazione a giustifica dell’adozione di tale dispositivo e’ il blocco del traffico che nella situazione precedente si verificava.

Si tiene a precisare che tali condizioni di traffico intenso si verificavano esclusivamente nelle ore serali del sabato e della domenica in condizioni di completa mancanza di controllo e di vigilanza da parte della Polizia Municipale. Se solo una minima parte delle energie e dei dispiegamenti impiegati dal Comando Vigili per l’attuazione del piano fosse stata utilizzata per gestire e minimizzare i disagi in quelle situazioni sicuramente la situazione sarebbe migliorata.

Infine le code che inizialmente si formavano in corrispondenza dell’incrocio semaforico su Via Galatina per chi proveniva dall’Autostrada –Variante ANAS –S. Angelo in Formis, per la mancata apertura della bretella che collega Via Galatina con San Prisco, (tuttora, sembra, non collaudata, e con fantomatiche indicazioni di cantiere in corrispondenza della piccola rotatoria all’intersezione con Via Cupa degli Spiriti), non si formano piu’ non per merito del nuovo dispositivo di traffico, (che scellerato era e scellerato rimane), ma per l’apertura della suddetta bretella e di quella opposta che collega Via Galatina con Via Spartaco- Via Dei Romani che consente lo smaltimento del flusso veicolare rispettivamente verso la direzione Appia- Caserta nel primo caso e nella direzione Capua nel secondo caso.

Non possono bastare a giustificare le irregolarità amministrative nei riguardi della legge le affermazioni del comandante della Polizia Municipale che ha più volte affermato che:

- tale intervento si rendeva assolutamente necessario e non posticipabile per le



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richieste della società autostrade che richiedeva al Comune di S.Maria C.V. di

intervenire sulla viabilità della zona del quartiere “C1 NORD” visto il notevole volume di traffico che l’apertura del casello avrebbe portato a S.Maria C.V.;

- Dal fatto che una zona di questo quartiere (di appena 300 mt) per ca 6 ore a settimana risultava completamente intasata dai giovani che vi si riunivano, documentato da un video che dimostrava che da via Martiri del Dissenso a Via dei Romani ci si impiegava ca 40 minuti, pertanto in tali condizioni la Polizia Municipale non poteva intervenire. Ci chiediamo semplicemente a cosa servono i VV. UU. se non ad essere impiegati in condizioni di bisogno.

Ribadiamo che entrambe le affermazioni risultano completamente false:

- la prima perché la Società Autostrade SpA non ha mai inviato nessuna comunicazione al Comune di S.Maria C.V. in cui si richiedeva di intervenire sulla viabilità e direzionalità del quartiere “Giovanni Paolo I”, dal momento che ne abbiamo chiesta copia nel rispetto della normativa vigente e non ci e’ stata fornita;

- la seconda perché l’aggregazione giovanile di quella parte di Viale Consiglio d’Europa che accadeva solo per solo 6 ore circa a settimana, e che riteniamo debba essere considerata una risorsa da gestire, lasciata senza alcun controllo contribuiva a provocare i disagi che si avvertivano, come più volte denunciato dai residenti del quartiere!

Partendo da queste premesse e dal fatto che a nulla sono serviti innumerevoli confronti durante i quali abbiamo proposto suggerimenti ed indicazioni che sono stati completamente ignorati , il Comitato di Quartiere “SMCV NORD” si è attivato per una concreta ed approfondita proposta basata su dati attendibili, che possa essere da suggerimento pratico a chi dovrebbe oggi intervenire per risolvere i problemi.

Lo studio riportato nei grafici indica la definizione di massima delle proposte avanzate dai cittadini, dai commercianti e dalle associazioni che vivono il quartiere, interpellati con questionari.

Ne è scaturito la proposta di un nuovo progetto, concepito non solo come risposta alla soluzione delle criticità esistenti, bensì congegnato secondo una sua filosofia autonoma, basata su un disegno progettuale che fonda le sue radici nello stesso assetto sociale, culturale e urbanistico del quartiere, per valorizzarne i contenuti e migliorarne la qualità della vita dei suoi abitanti.

Una strategia di progetto così ideata non può che funzionare attraverso la ricerca della massima integrazione di tutte le componenti del traffico, da quella veicolare a quella pedonale.

Letto in quest'ottica, questo studio preliminare di piano fornisce la soluzione alle criticità attuali come conseguenza di una strategia ben precisa dove ogni aspetto risulti strettamente correlato con tutti gli altri.

Il suo funzionamento non può che dipendere da una sua attuazione integrale seppur effettuata per fasi successive.

Il primo passo per la risoluzione della problematica consiste nel delimitare correttamente l'area da moderare, tenendo in considerazione alcuni aspetti quali:

• l'identità del luogo,

• le caratteristiche funzionali,

• le dimensioni dell'area,

• la situazione del traffico.

.La sintesi di seguito riportata e' frutto di una attenta analisi-diagnosi che ha interessato l'intero quartiere “Giovanni Paolo I°”. I settori di indagine hanno indagato

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la circolazione, nonche' la sosta e le esigenze di mobilita' espresse dai cittadini che vivono il quartiere.

In particolare sono stati rilevati:

per la circolazione:

- flussi di traffico nell’incrocio Via dei Romani - Via Galatina – Via Giovanni Paolo I° non riportati per brevità nella presente relazione.

per la sosta:

- differenti tipologie di sosta in ciascuna zona di traffico del quadro urbano attrattivo (P.co dei diritti del Fanciullo, Bar pasticcerie, Stadio etc.) ;

- le dinamiche di sosta soprattutto in occasione dei giorni festivi e prefestivi.

Il quadro conoscitivo e' stato integrato da numerose “interviste-pareri” di cittadini tese a cogliere le abitudini e le modalita' di utilizzo della rete stradale, la gradibilita' di interventi a protezione del pedone e piu' in generale suggerimenti di mobilita' pubblica e privata.

I risultati univoci sono una richiesta di moderazione della velocità dei veicoli a differenza di quanto accade oggi con la super velocizzazione del traffico, che consentirebbe di ottenere i seguenti obiettivi:

• ridistribuire lo spazio stradale tra le diverse utenze della strada: oggi attraversare in Via Galatina, Via Perlasca e Via Martiri del Dissenso e’ praticamente rischioso per la assoluta mancanza di strisce pedonali, che per garantire la fluidità del traffico e quindi giustificare la bontà del dispositivo attuale sono state completamente annullate a scapito dei pedoni, in particolare quelli più deboli nell’attraversamento;

• regolamentare i parcheggi,

• ottenere una riqualificazione ambientale del territorio interno liberando aree precedentemente abbandonate a se stesse;

• garantire una maggiore sicurezza, soprattutto per le utenze deboli.

.monitoraggio ambientale attraverso l’apposizione di centraline per il rilevamento della qualità dell’aria.

Attraverso l'introduzione della rotatoria e di dispositivi atti ad interrompere o deviare i flussi veicolari che si servono di queste aree ai soli fini del transito, si offre la possibilità di un riutilizzo degli spazi stradali delle zone, eliminando quella parte di traffico incompatibile (traffico di transito) con gli obiettivi di recupero della qualità ambientale e di miglioramento delle condizioni di sicurezza.

La necessità di liberare le zone dal traffico di attraversamento, convogliandolo su determinate strade esterne al centro urbano si potrebbe realizzare nel modo seguente: al flusso autoveicoli pesanti proveniente da Capua si potrebbe dare l’opportunità di svoltare su Via Michelangelo e completare l’ultimo tratto attualmente sterrato e cioè il collegamento con Via Spartaco con eventuale eliminazione del passaggio a livello sulla linea dell EX Alifana ed utilizzare questa arteria come vera e propria variante, eliminando inquinamento e traffico nel centro. Questa indicazione insieme alla direttrice utilizzata dal flusso proveniente da S. Prisco - Appia costituita dalla nuova bretella di circumvallazione in direzione autostrada), è il principio fondamentale che conduce alla riorganizzazione della gerarchia stradale e dei sensi di marcia.

Nell’immediato si ritiene di poter ovviare apponendo all’altezza di Via Spartaco il divieto di transito per gli autocarri con lunghezza superiore a 10 metri, che potrebbero avere delle difficoltà nella svolta a sinistra alla rotatoria dell’incrocio Via Galatina- V.le Consiglio D’Europa Via dei Romani. Si potrebbero effettuare lavori di rastremazione degli angoli dell’incrocio e/o allargamento di Via Galatina.

Si ritiene che una soluzione efficace sarebbe l’allargamento di Via Galatina che

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permetterebbe il potenziamento del collegamento con Autostrada e Variante ANAS

dall’incrocio di Via del Consiglio D’Europa alla rotonda autostradale.

Fondamentale l’utilizzo delle 3 aree destinate a parcheggio in Via Caduti di Nassyria,

Via Irlanda e Via Danimarca che permetterebbero la sosta di oltre 500 posti auto ed

eviterebbe il fenomeno della sosta selvaggia che si verifica puntualmente ogni fine settimana.

L'uso della normativa, peraltro, consente di impostare e gestire politiche di differenziazione del parcheggio, adattando la regolamentazione della sosta alle caratteristiche specifiche e funzionali della zona attenuando nello stesso tempo il fenomeno delle cosiddette “strisce blu” generalizzate.

Le aree in oggetto sono individuate in parcheggi da realizzare nelle zone di via Irlanda, via Caduti di Nassirya, Via Danimarca ed eventualmente nelle adiacenze della piscina comunale.

Ciò permetterà un notevole ridimensionamento dell’utilizzo delle aree di parcheggio site lungo le strade, che serviranno per lo più per soste di breve durata, consentendo allo stesso tempo uno snellimento del flusso veicolare non più intralciato da autovetture parcheggiate in seconda e terza fila. Se a ciò si affianca anche un maggiore controllo da parte delle forze di polizia addette, si consentirà sicuramente il verificarsi delle migliori condizioni per la riuscita ed il perfetto funzionamento di tutta la viabilità della zona.

Le zone sono state studiate ed individuate per flussi di traffico che ha portato alla individuazione delle direttrici del traffico Vedi Tav. 1, che analizzate possono sintetizzarsi nelle seguenti :

Capua – Caserta (Appia): Via dei Romani, Via Galatina, Via Perlasca, Via Jan Palaci, Via Santella;

Caserta (Appia) -Capua :Via Santella, Via Jan Palaci, Via Martiri del Dissenso, Viale del Consiglio D’Europa, Via dei Romani;

Autostrade-Variante ANAS- S. Angelo in Formis – CENTRO Urbano: Via Galatina, Via Gran Bretagna, V.le del Consiglio D’Europa, Via Galatina

Centro – Autostrade –Variante Anas – S. Angelo in Formis: Via Galatina, Via Perlasca, Via Martiri del Dissenso, V.le del Consiglio D’Europa, Via Galatina.

E’ evidente come la soluzione attuale invece che provare a tenere il traffico di

attraversamento fuori dal centro urbano lo indirizza proprio nelle zone residenziali vedi Tav. 1.

Attraverso l'attuazione di una serie di interventi di moderazione o di limitazione del traffico sui punti di accesso e sulle strade interne, di organizzazione della circolazione cosi come riportata nelle tavola grafica e di imposizione di limiti di velocità ridotti, si ritiene di poter raggiungere gli obiettivi prefissati.

L'automobilista che giunge per la prima volta nell'area urbana di S. Maria C.V. dall’Autostrada o dalla Variante ANAS ha una certa difficolta' ad individuare il sistema degli accessi, la forma e il funzionamento della citta', in quanto attualmente viene

indirizzato verso Via Gran Bretagna che assume cosi funzione di collettore essendo una semplice traversa urbana, oppure arrivando all’incrocio Via Dei Romani -Via Galatina -Via G. Paolo I° viene indirizzato obbligatoriamente verso Capua, costretto a saltare i cordoli in cemento posti all’incrocio, utilizzandola come se fosse una rotatoria, cosi come di consueto fanno forze dell’ordine e mezzi di soccorso. Di difficile comprensione risulta inoltre il sistema delle gerarchie delle strutture viarie con scarsa lettura della viabilita' di scorrimento, di distribuzione e di interesse locale, esempio lampante e’ quello che la principale arteria della città V.le Consiglio d’Europa nel suo secondo tratto viene del tutto sotto utilizzata, essendo percorsa esclusivamente dai

residenti, in quanto il traffico di attraversamento, dirottato su Via Galatina, Via Perlasca e Via Jan Palach non tende a ritornare su V.le Consiglio D’Europa attraverso Via Martiri del Dissenso, ma prosegue per Via Santella.

Supportati dalle circa 2000 firme raccolte in pochi giorni, consegnate all’Ufficio protocollo un anno fa, completamente ignorate e dalla adesione della totalità delle attività commerciali del quartiere sintetizziamo le ns. richieste nei punti contenuti nel documento allegato.l
COMITATO DI QUARTIERE “SMCV NORD”