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venerdì 27 gennaio 2012

IN RICORDO DI GIUSEPPE CAPPABIANCA DA PARTE DEL NOTAIO MARIO MATANO

Quale suo amico fraterno sento l'esigenza di ricordare la persona del nostro compianto Beppe, di cui oggi ricorre il trigesimo e che purtroppo ci ha lasciato, passando dalla vita alla morte in modo fulmineo, raggiungendo la casa del Signore proprio 30 giorni fa nel giorno di Natale, dopo aver festeggiato la vigilia nel calore della propria famiglia.

La sua scomparsa ha provocato una profonda commozione nella cittadinanza sammaritana e provinciale ed un vuoto incolmabile per chi lo conosceva e lo apprezzava.

Giuseppe Cappabianca, Don Peppino per la cittadinanza, zio Peppino per molti, semplicemente "Beppe" per gli amici, era il galantuomo di una volta, unico per acume e profondità di giudizio, un raffinato oratore, con grandi capacità di ragionamento e di argomentazione e con battuta facile ed arguta. Doti mai ostentate, ma di certo vissute con enorme impegno partecipativo nella vita politica, ed amministrativa della nostra comunità, al punto di consentirgli di incidere per più di mezzo secolo sulla storia istituzionale della nostra città e dell'intera provincia di Caserta.

E' stato infatti impegnato in politica ricoprendo una serie infinita di cariche ed incarichi, che risulta difficile enumerare; (a mio ricordo) è stato prima Consigliere ed Assessore Comunale e successivamente Sindaco in due momenti storici cruciali della nostra storia, quello del boom economico e quello della ricostruzione successiva al terremoto del 1980.

E' stato anche Presidente dell'Ospedale Melorio, Amministratore del Consorzio Idrico Provinciale e del Bacino Inferiore del Volturno, oltre che dirigente provinciale della Democrazia Cristiana, e prima ancora occupato come funzionario dell'Ente Nazionale Prevenzione Infortuni di Caserta, facendosi apprezzare per le sue doti in tutta "Terra di Lavoro", tanto da essere ad un passo dalla designazione a candidato delle D.C. per il Senato della Repubblica.

Democristiano di vecchio stampo di scuola degasperiana, ha profuso le sue energie nel sociale e nell'amministrazione della città, dando alla nostra comunità impulsi di crescita, di evoluzione e di sviluppo.

Ma al di là dell'elencazione delle cariche rivestite, che in realtà potrebbe continuare, ciò che più colpisce nella vita istituzionale del nostro "Beppe" è l'essere stato un amministratore prima ancora che un politico, un tecnico nella gestione della cosa pubblica, prima ancora che un esponente di questa o quella parte politica, e quindi un vero politico "di razza", come solo pochi sanno essere, al punto da meritare considerazione ed apprezzamento da ogni fazione politica, riuscendo ad essere per tutti un imprescindibile punto di riferimento, un faro da cui attingere consigli ed indicazioni. Aveva infatti la conoscenza storica di persone e cose della città.

Uomo dalle infinite risorse umane e dalla pronta disponibilità, dalla capacità esemplare di affrontare le situazioni più difficili con la dovuta arguzia e grinta, sempre con l'incoraggiante sorriso sulle labbra, educato a sdrammatizzare, ispirando così la fiducia dell'interlocutore, animato da forte volontà del conseguimento del bene comune, sempre pronto al confronto su qualsiasi argomento e con ogni interlocutore.

E' questo il messaggio umano o, se vogliamo, l'eredità che il nostro compianto Beppe lascia a tutti noi.

Queste stesse doti ha saputo esprimerle anche nella vita privata, profondendo grandi valori e contenuti umani come marito e padre esemplare, come amico leale e punto di riferimento per tutti con una risposta sempre pronta in ogni situazione. Leale, concreto e sempre disponibile, con il sorriso sulle labbra e con la sua battuta arguta e vivace, era capace di profondere affetto, comprensione e conforto, riuscendo, quando poteva, a risolvere qualunque problema avesse un amico e perfino un conoscente, o un estraneo.

Legato ai valori della famiglia, amava profondamente la sua adorata moglie Elena e suo figlio Mario e la famiglia di quest'ultimo, dove era nato come terzogenito Giuseppe Cappabianca junior, che attraverso il figlio Mario, e il nostro affetto, continuerà la personalità del nostro caro Beppe.

L'ultimo esempio della sua disponibilità e bontà è stato quello, negli ultimi giorni della sua vita, di assistere amorevolmente ed assiduamente ogni sera l'amico-cugino Franco Ventrone, gravemente ammalato, e purtroppo scomparso anche lui nei primi giorni del 2012.

Con lui è morto un gentiluomo, un signore, un uomo disponibile e leale, che ha lasciato nella nostra mente e nella storia della nostra città una traccia indelebile di grande spessore e di grandi valori umani.

Ciao Beppe, i parenti, gli amici ed i conoscenti, ti terranno sempre nella loro memoria, e nei loro cuori. Non ti dimenticheremo mai.

Fa che la tua anima, dalla casa del Signore, ci guidi nell'ultimo scorcio della nostra esistenza con gli stessi valori che hai saputo esprimere nella Tua vita esemplare.

Mario Matano
Notaio in Santa Marai capua Vetere