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venerdì 23 dicembre 2011

SANTA MARIA CAPUA VETERE - L’EX TABACCHIFICIO QUESTIONE DI LEGALITÀ E QUESTIONI DI DIFESA DEL TERRITORIO

“ Non poteva non sapere”. Speriamo che non venga mai il giorno in cui a qualcuno venga detta questa lapidaria frase in aula giudiziaria; perché sarebbe un giorno tristissimo: ovvero, il fallimento di quel rinnovamento politico che avrebbe dovuto trasformare l’antica Capua da “Cucina dei Casalesi (Lembo dixit)” a città libera dalle infiltrazioni di Gomorra e dintorni.

La sensazione è che sulla questione dell’ex tabacchificio in troppi stiano giocando con il fuoco. Non fosse altro, per vedere a chi toccherà per ultimo il cerino accesso in mano. La storia è nota: poche settimana fa, un imprenditore che sta continuando a costruire nell’ampia struttura, fu arrestato perché ritenuto attiguo al clan dei Casalesi. Ora, è vero che si tratta di un’opera privata e che la licenza in questione fu rilasciata dalla precedente amministrazione. Formalmente, ma solo formalmente, l’amministrazione Di Muro potrebbe disinteressarsi della vicenda. Ma, che male ci sarebbe se essa chiedesse, anche in camera caritatis, alla Prefettura di Caserta di accertare se le imprese che lavorano nell’ex tabacchificio siano o meno provviste dell’obbligatoria certificazione anti mafia?

E, in secondo luogo, dal punto di vista strettamente politico l’amministrazione farebbe bene o sbaglierebbe nel tutelare il territorio anche tramite un’opera di controllo e di denuncia su quello che – da qualche anno a questa parte – sta accadendo in città laddove il malaffare, la malapolitica, la malavita continuano a spadroneggiare imperterriti?