Nel pomeriggio di ieri, la Squadra Mobile di Caserta, congiuntamente a personale della Squadra Mobile di Sassari, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio Gip del Tribunale di Santa Maria C. V. (CE) su richiesta della Procura sammaritana, ha arrestato un uomo, U. F. del ’65, per violenza sessuale aggravata, consumata nella primavera scorsa in danno della figlia di sei anni.Secondo le delicate indagini condotte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria C. V. (CE), la bambina, che vive con la madre in provincia di Caserta, separata dall’uomo da oltre cinque anni, nel marzo scorso, trascorse una giornata con il padre, pernottando insieme a lui in un albergo, e in quell’occasione rimaneva vittima delle morbose attenzioni del genitore. Le indagini avevano avuto inizio a seguito della denuncia della madre e della baby sitter della piccola che ne avevano percepito l’evidente disagio dopo la breve vacanza con il padre, a seguito della quale era divenuta inspiegabilmente inappetente e irascibile, poi raccogliendo dalla stessa il racconto di quanto l’uomo l’aveva costretto a subire.
La madre rivelava che U. F., sin dalla nascita della figlia, aveva manifestato scarso interesse nei suoi confronti e che, dopo la separazione, solo nell’ultimo anno, aveva ripreso ad incontrarla per poche ore e sempre in sua presenza.
Poi, nel marzo scorso, aveva chiesto di trascorrere un wee-kend con la minore presso l’abitazione dove convive con l’attuale compagna, dove invece non si era mai recato.
La bambina, sentita con l’ausilio di una psicologa, ricostruiva con lucidità e coerenza la violenza, manifestando segnali comportamentali riconducibili ad un abuso sessuale. Secondo il suo racconto, aveva fatto il bagno insieme al padre, il quale, dopo averla presa a cavalcioni e toccata nelle parti intime, si era masturbato in sua presenza. Sintomatico risultava il dato per cui la bambina, che in precedenza aveva sempre manifestato il desiderio e la gioia di incontrare il padre, dopo l’abuso, non ne aveva più parlato, rimuovendone la figura.
U.F., incensurato, formalmente residente all’estero ma di fatto domiciliato a Napoli, dove lavora come fisioterapista, veniva rintracciato ed arrestato all’isola della Maddalena (SS) dove si trovava in vacanza.