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lunedì 18 luglio 2011

PROCESSO A NICOLA COSENTINO – COLPO DI SCENA AL “PROCESSO ITALIANO”. NEL 2002 NELL’AFFAIRE RIFIUTI AGIVA UNA VERA E PROPRIA CONSORTERIA POLITICA FORMATA ANCHE DA ALTRI PERSONAGGI POLITICI DI OPPOSTA FAZIONE

Non c’è dubbio e come abbiamo scritto qualche mese fa, il processo a Nicola Cosentino, è una partita a scacchi in piena regola . Stamattina davanti al collegio presieduto dal Dottor Guglielmi si è svolta l’udienza a carico dell’ex sottosegretario al ministero dell’Economia e Finanze Nicola Cosentino, assistito dagli avvocati difensori DE Caro e montone c’è stato un colpo di scena giudiziario cittadino. Il capitano Starace dei carabinieri del Noe chiamato a deporre dal magistrato titolare dell’inchiesta Alessandro Milita ora in servizio ad Udine , ma all’epoca dei fatti presso il comando di Roma titolare dell’indagine, ha reso edotto i presenti sulle varie intercettazione telefoniche che sono state allegate all’informativa di reato ed inviata alla direzione distrettuale antimafia di Napoli. Fra queste anche una telefonata avvenuta fra l’ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere Enzo Iodice e il sub commissario Giulio Facchi raggiunto poi da ordinanze di custodia cautelare della procura di napoli . L’intercettazione si basava soprattutto su un colloquio dove il principale oggetto era la Fibe . In sostanza la società di cui era socio anche l’imprenditore Romiti in quel periodo aveva già vinto la gara di Santa Maria Capua Vetere e comunque si apprestava a vincere quella del’inceneritore di Acerra . Per questi motivi i due colloquiavano per una prudenza imprenditoriale sulla licitazione degli appalti, si stava isolando la Fibe. L’intercettazione secondo le indagine da parte dei carabinieri del noe , ha voluto smascherare quella consorteria di opposte fazioni politiche dell’epoca che cercavano di controllare l’affaire Rifiuti in campania.