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martedì 21 giugno 2011

ARRESTATO DAI CARABINIERI DEL NUCLEO INVESTIGATIVO DI CASERTA UN AFFILIATO AL GRUPPO IOVINE

Nella serata del 20 giugno 2011, in Venafro (IS), nel corso di approfondimenti investigativi finalizzati a disvelare compiutamente le dinamiche e gli appoggi logistici utilizzati da IOVINE Antonio, capo dell’omonima fazione del clan “dei casalesi”, durante la propria latitanza (periodo dicembre 1995 – novembre 2010), i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere – 1^ Sezione Penale, su richiesta della DDA di Napoli, nei confronti del pregiudicato PAGANO Pasquale Gianluca, inteso bambinone, cl.’70 da San Cipriano d’Aversa (CE)..

Il PAGANO, scarcerato il 9 maggio u.s. per decorrenza dei termini di custodia cautelare insieme ad altri otto imputati nel processo a carico di affiliati al gruppo “Iovine” e sottoposto al divieto di dimora nelle regioni Campania e Lazio, aveva eletto come suo domicilio Venafro, in provincia di Isernia. Il nuovo provvedimento restrittivo è stato emesso poiché il PAGANO, a differenza degli altri imputati scarcerati, non è accusato soltanto del reato di “associazione per delinquere di tipo camorristico”, ma anche di “concorso in detenzione illegale di armi da fuoco”.

Nel corso dell’attività investigativa, infatti, il PAGANO era stato arrestato il 22 aprile 2008 insieme a CATERINO Ernesto, poiché entrambi sorpresi a bordo di una Volkswagen Bora con un ingente quantitativo di armi e munizionamento di provenienza illecita di seguito specificato: 1 fucile automatico cal. 12 a canne mozze con matricola punzonata, 1 fucile mitragliatore kalashnikov AK47, 1 fucile automatico marca Benelli super90, 1 fucile automatico marca Benelli magnum cal. 12, 1 fucile automatico marca Mosseberg, 1 passamontagna, 2 cartucciere complete di munizionamento cal. 12 "RC4" per un totale di 60; 1 cartuccia cal.12 "RC4" special, 59 proiettilli cal.7,62x39 e 2 caricatori per kalashnikov vuoti.

Inoltre, il 27 aprile 2008, durante una perquisizione domiciliare, fu rinvenuto e sequestrato un sofisticato bunker ricavato nella tavernetta dell’abitazione del PAGANO, che si ritiene fosse stato utilizzato dal capo-clan IOVINE Antonio.

Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato alla casa circondariale di Isernia.