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lunedì 2 maggio 2011

PROCESSO A NICOLA COSENTINO - DIVENTA UN PROCESSO ITALIANO , MA OGGI FINISCE ZERO A ZERO

Processo a Nicola Cosentino, la partita a scacchi è appena iniziata e procura antimafia e difesa si affrontano suon norme e sentenze della corte di cassazione tali creare il dibattimento un vero e proprio processo Italiano.



Non c’è dubbio che le udienze dibattimentali che si susseguono ogni 15 giorni presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere davanti al collegio presieduto dal Giudice Guglielmi riservino colpi di scena giudiziaria e politica per il procedimento penale a carico dell’onorevole Nicola Cosentino, a cui sono contestati i reati di associazione esterna di stampo camorristico che tranquillamente sta subendo .

Al centro della disputa giudiziaria vi è il momento impositivo di una accusa che ha riservato oggi un ulteriore chiarificazione, le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Dario de Simone del 12 ottobre 1996 , giorno in cui è stato accusato l’onorevole di presunte collusioni con la camorra di Casal di Principe . La difesa e più precisamente gli avvocati De Caro e Montone, hanno contestato come vi sia stata un iscrizione tardiva nel registro degli indagati dell’onorevole poiché , secondo la difesa, se le presunte accuse vi erano, dovevano essere individuate all’epoca e quindi il momento impositivo dei reati contestati al Cosentino è tardivo perché alla data dell’iscrizione nel registro degli indagati il procedimento ha subito varie iscrizioni.

La procura antimafia di Napoli però, per essa rappresentata dai due pubblici ministeri Dottor Narducci e Dottor Milita, ha ribattuto facendo riferimento alle sentenze della corte di cassazione emanate nei confronti di alcuni personaggi del Clan dei Casalesi , ma soprattutto nei confronti dell’onorevole . Altresì , i pm hanno chiesto anche di acquisire alcune intercettazioni telefoniche e dichiarazioni di collaboratori giustizia come ad esempio Gaetano Vassallo in altri procedimenti come il processo Eco 4 che si sta svolgendo davanti al collegio presieduto dal Presidente Dottor Picardi , dove , manco a farlo apposta, stamattina ha deposto l’ex assessore regionale ancora in stato di detenzione Nicola Ferraro .

Proprio per questi motivi e proprio perché vi è una complessità del procedimento penale , il presidente Guglielmi ha chiesto alle parti, accusa e difesa, che entro il 19 maggio 2011 dovranno far pervenire una memoria scritta argomentando in maniera chiara le questioni preliminari del procedimento e stabilire una volta e per sempre l’iter procedurale di un processo che assume le sembianze di un vero processo Italiano.