Domani pomeriggio, 7 aprile, si aprirà a Nola la VI Assemblea del Coordinamento Nazionale delle Camere di Conciliazione Forensi. Arriveranno nella città di Giordano Bruno, da tutta Italia, i responsabili degli Ordini Forensi che hanno istituito un organismo di conciliazione. Un momento di confronto importante, a pochi giorni dall’entrata in vigore della Mediaconciliazione, contro cui l’O.U.A. (Organismo Unitario dell’Avvocatura) ha proclamato la seconda astensione il 14 e 15 aprile prossimi. Dal 20 marzo scorso, infatti, è obbligatorio presentare le istanze di conciliazione agli organismi (forensi e non) che, in quanto accreditati dal Ministero della Giustizia, possono svolgere i tentativi di mediazione previsti dal decreto legislativo n. 28 del 2010. Per alcune controversie elencate nell’art. 5 del d.lgs. n.28/2010, ed esattamente: diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di azienda, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari, la procedura di mediazione è diventata un passaggio necessario prima di rivolgersi a un magistrato. Tecnicamente la mediazione è diventata condizione di procedibilità della domanda giudiziale, in pratica chi vuole agire in giudizio per una delle predette materie, deve prima obbligatoriamente attivare il procedimento di conciliazione. Per quanto riguarda le altre materie previste dall’art. 5, e cioè le controversie in materia di condominio e il risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, l’entrata in vigore dell’obbligatorietà della mediazione è stata rimandata al 20 marzo 2012 (rinvio effettuato dal "decreto milleproroghe", legge 23 febbraio 2011, n. 10). I delegati discuteranno delle problematiche e delle soluzioni inerenti all’accreditamento degli organismi di Conciliazione Forensi al Registro tenuto presso il Ministero; sull’ipotesi di un Regolamento Unitario e Tariffe; sul codice etico e deontologico degli Organismi di Conciliazione Forensi; e sul ruolo degli avvocati che assistono le parti nella procedura e degli avvocati che svolgono il ruolo di mediatori. Infine, sugli aspetti procedurali e le problematiche giuridiche che sono legate alle materie previste dall'art. 5 D. Lgs. 28/2010. «I dubbi degli avvocati circa l’idoneità del tentativo obbligatorio di conciliazione a conseguire lo scopo deflattivo contro la lentezza del procedimento ordinario e il conseguente decongestionamento della giustizia sono certamente legittimi, ciò non impedisce all’Avvocatura, quale soggetto costituzionale e responsabile di questo Paese, di adeguarsi alle nuove disposizioni di legge, di censurare eventuali anomalie e disfunzioni – sostiene il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola, Avv. Maria Masi –. Da qui la nascita di camere di conciliazione presso gli Ordini Forensi d’Italia. I temi che saranno trattati nella due giorni nolana sono di interesse pratico per il funzionamento degli organismi di conciliazione». «È la prima volta che una città non capoluogo ospita l’assemblea nazionale delle Camere di conciliazione forensi - dichiara l’avv. Raffaele Soprano, presidente della Camera Arbitrale e di Conciliazione presso l’Ordine degli avvocati di Nola -. Da marzo la media-conciliazione è una realtà, ma Nola, già da tre anni, tramite la Camera arbitrale dell’Ordine Forense di Nola propone una alternativa alle lungaggini processuali diffondendo la cultura della mediazione. Questa esperienza è stata premiata dalla scelta effettuata dalla Società Allianz di presentare al nostro organismo i primi tentativi di conciliazione facoltativi in materia di risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti».