In data odierna, a seguito di complesse e articolate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di S.M. Capua Vetere e delegate e condotte dalla Squadra Mobile – Sez. Antirapine della Questura di Caserta, sono state eseguite n. 8 misure cautelari personali emesse dal G.I.P. di questo Tribunale, che hanno consentito di disarticolare un sodalizio criminoso dedito alla commissione di rapine, in particolare ai danni di autotrasportatori.
Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questo ufficio, ha applicato:
la misura cautelare in carcere nei confronti di:
1. BORRELLI Raimondo, nato a Napoli il 24.8.1967, res. in Castelvolturno;
2. MAZZOLA Vincenzo, nato a Napoli il 15.2.1971, res. in Melito di Napoli;
3. DI DONATO Carmine, nato a Sant’Antimo il 22.10.1977, res. in Castelvolturno;
4. VERDE Guido, nato aSant’Antimo (CE) il 19.10.1952, res. in Castelvolturno;
5. RUSSO Ugo, nato a Capua (CE) il 14.11.1967, res. in Castelvolturno;
6. PIANESE Raffaele, nato Giugliano in Campania (NA) l’1.7.1944;
e la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di:
1. SANDULESCU Mihail, nato in Romania il 5.2.1983, res. in Castelvolturno, pregiudicato;
2. ANSELMO Michele, nato a Pagani (SA) il 23.3.1957.
I reati contestati sono: associazione a delinquere, concorso di persone in più reati di rapina aggravata, detenzione e porto illegale di armi, sequestro di persona, lesioni aggravate e tentativo di violenza privata.
I destinatari della misura cautelare in carcere, infatti, sono gravemente indiziati di avere costituito un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti di rapina e sequestro di persona, in particolare in danno di autotrasportatori, nell’ambito della quale il BORRELLI ricopriva il ruolo di promotore ed organizzatore e gli altri sodali i ruoli di partecipi ed esecutori materiali.
I destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari sono indagati, rispettivamente, per tentata rapina e ricettazione.Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Caserta, coordinate dalla Procura di Santa Maria C. V., svolte mediante mirate attività di intercettazione telefonica ed ampi e costanti servizi di osservazione e pedinamento (che hanno consentito in un caso di recuperare l’autoarticolato e la merce rapinata e in un’altra occasione di evitare che una rapina già programmata venisse portata a termine), sono iniziate in seguito alla commissione, in data 03.08.2009, di una rapina, che aveva fruttato la somma di circa € 100.000,00, ai danni di un ufficio postale di Marcianise, da parte di MAZZOLA Vincenzo in concorso con due complici allo stato rimasti ignoti.L’attività investigativa, svolta successivamente, ha consentito di rivelare l’esistenza di un pericoloso e stabile sodalizio dedito alla consumazione di rapine in danno di autotrasportatori secondo un collaudato e prestabilito modus operandi indicativo della professionalità dei partecipi, che, al fine di eludere le attività di indagine, utilizzavano, per la programmazione dei reati, utenze telefoniche cellulari deputate esclusivamente a tal fine e si avvalevano di un linguaggio convenzionale, che avrebbe tratto in inganno l’eventuale ascoltatore.In particolare, il BORRELLI, approfittando delle informazioni acquisite in occasione dei viaggi compiuti in qualità di autotrasportatore, segnalava gli autotreni carichi, fermi nelle aree di sosta situate sull’autostrada “A1”, in particolare nella zona compresa tra la Toscana ed il Lazio.
Il MAZZOLA, il DI DONATO, il VERDE, il RUSSO, il PIANESE e, almeno in una circostanza, il SANDULESCU, ricevuta la segnalazione, raggiungevano il luogo indicato e, dopo essersi introdotti all’interno dell’abitacolo, assalivano con brutale violenza l’autista che veniva sequestrato, anche per alcune ore, e si impossessavano dell’autotreno e del carico.Le indagini hanno consentito di accertare la commissione di una rapina ai danni di un autotrasportatore proveniente dalla Germania, aggredito nella notte del 21.10.2009 all’interno dell’area di servizio “Chianti Sud” dell’autostrada A1 ed hanno consentito di recuperare il carico di 375 scatoloni di capi di abbigliamento che, sulla base di accordi presi immediatamente dopo la commissione della rapina con Mazzola Vincenzo, doveva essere consegnato ad ANSELMO Michele.La notte del 4.11.2009, inoltre, il tempestivo intervento degli uomini della Squadra Mobile - in costante vigilanza e pronta ad intervenire, mediante un continuo e professionale monitoraggio delle utenze telefoniche sottoposte ad intercettazione - ha consentito di evitare che fosse portato a termine analogo assalto in danno di un autotrasportatore, non individuato, che sostava nel piazzale antistante l’Hotel Pavone di Cassino. In quell’occasione erano, infatti, controllati, appostati all’interno del predetto piazzale, il VERDE, il DI DONATO ed il PIANESE a bordo di una motrice (verosimilmente destinata ad agganciare il rimorchio rapinato), il RUSSO ed il SANDULESCU a bordo di un’autovettura, all’interno della quale detenevano materiale inequivocabilmente destinato a commettere la rapina e, in particolare, un apparato elettronico necessario per neutralizzare il sistema di sicurezza di rilevamento gps di cui, solitamente, sono muniti gli autoarticolati.Il DI DONATO ed il RUSSO, in concorso con una persona allo stato non identificata, infine, nella notte del 5.11.2009, dopo essersi introdotti all’interno di un’abitazione di Castelvolturno, consumavano una rapina ai danni di due pensionati, uno dei quali invalido al 100%, che venivano brutalmente aggrediti, al punto di provocare ad una delle vittime la frattura di due costole.
Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questo ufficio, ha applicato:
la misura cautelare in carcere nei confronti di:
1. BORRELLI Raimondo, nato a Napoli il 24.8.1967, res. in Castelvolturno;
2. MAZZOLA Vincenzo, nato a Napoli il 15.2.1971, res. in Melito di Napoli;
3. DI DONATO Carmine, nato a Sant’Antimo il 22.10.1977, res. in Castelvolturno;
4. VERDE Guido, nato aSant’Antimo (CE) il 19.10.1952, res. in Castelvolturno;
5. RUSSO Ugo, nato a Capua (CE) il 14.11.1967, res. in Castelvolturno;
6. PIANESE Raffaele, nato Giugliano in Campania (NA) l’1.7.1944;
e la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di:
1. SANDULESCU Mihail, nato in Romania il 5.2.1983, res. in Castelvolturno, pregiudicato;
2. ANSELMO Michele, nato a Pagani (SA) il 23.3.1957.
I reati contestati sono: associazione a delinquere, concorso di persone in più reati di rapina aggravata, detenzione e porto illegale di armi, sequestro di persona, lesioni aggravate e tentativo di violenza privata.
I destinatari della misura cautelare in carcere, infatti, sono gravemente indiziati di avere costituito un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti di rapina e sequestro di persona, in particolare in danno di autotrasportatori, nell’ambito della quale il BORRELLI ricopriva il ruolo di promotore ed organizzatore e gli altri sodali i ruoli di partecipi ed esecutori materiali.
I destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari sono indagati, rispettivamente, per tentata rapina e ricettazione.Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Caserta, coordinate dalla Procura di Santa Maria C. V., svolte mediante mirate attività di intercettazione telefonica ed ampi e costanti servizi di osservazione e pedinamento (che hanno consentito in un caso di recuperare l’autoarticolato e la merce rapinata e in un’altra occasione di evitare che una rapina già programmata venisse portata a termine), sono iniziate in seguito alla commissione, in data 03.08.2009, di una rapina, che aveva fruttato la somma di circa € 100.000,00, ai danni di un ufficio postale di Marcianise, da parte di MAZZOLA Vincenzo in concorso con due complici allo stato rimasti ignoti.L’attività investigativa, svolta successivamente, ha consentito di rivelare l’esistenza di un pericoloso e stabile sodalizio dedito alla consumazione di rapine in danno di autotrasportatori secondo un collaudato e prestabilito modus operandi indicativo della professionalità dei partecipi, che, al fine di eludere le attività di indagine, utilizzavano, per la programmazione dei reati, utenze telefoniche cellulari deputate esclusivamente a tal fine e si avvalevano di un linguaggio convenzionale, che avrebbe tratto in inganno l’eventuale ascoltatore.In particolare, il BORRELLI, approfittando delle informazioni acquisite in occasione dei viaggi compiuti in qualità di autotrasportatore, segnalava gli autotreni carichi, fermi nelle aree di sosta situate sull’autostrada “A1”, in particolare nella zona compresa tra la Toscana ed il Lazio.
Il MAZZOLA, il DI DONATO, il VERDE, il RUSSO, il PIANESE e, almeno in una circostanza, il SANDULESCU, ricevuta la segnalazione, raggiungevano il luogo indicato e, dopo essersi introdotti all’interno dell’abitacolo, assalivano con brutale violenza l’autista che veniva sequestrato, anche per alcune ore, e si impossessavano dell’autotreno e del carico.Le indagini hanno consentito di accertare la commissione di una rapina ai danni di un autotrasportatore proveniente dalla Germania, aggredito nella notte del 21.10.2009 all’interno dell’area di servizio “Chianti Sud” dell’autostrada A1 ed hanno consentito di recuperare il carico di 375 scatoloni di capi di abbigliamento che, sulla base di accordi presi immediatamente dopo la commissione della rapina con Mazzola Vincenzo, doveva essere consegnato ad ANSELMO Michele.La notte del 4.11.2009, inoltre, il tempestivo intervento degli uomini della Squadra Mobile - in costante vigilanza e pronta ad intervenire, mediante un continuo e professionale monitoraggio delle utenze telefoniche sottoposte ad intercettazione - ha consentito di evitare che fosse portato a termine analogo assalto in danno di un autotrasportatore, non individuato, che sostava nel piazzale antistante l’Hotel Pavone di Cassino. In quell’occasione erano, infatti, controllati, appostati all’interno del predetto piazzale, il VERDE, il DI DONATO ed il PIANESE a bordo di una motrice (verosimilmente destinata ad agganciare il rimorchio rapinato), il RUSSO ed il SANDULESCU a bordo di un’autovettura, all’interno della quale detenevano materiale inequivocabilmente destinato a commettere la rapina e, in particolare, un apparato elettronico necessario per neutralizzare il sistema di sicurezza di rilevamento gps di cui, solitamente, sono muniti gli autoarticolati.Il DI DONATO ed il RUSSO, in concorso con una persona allo stato non identificata, infine, nella notte del 5.11.2009, dopo essersi introdotti all’interno di un’abitazione di Castelvolturno, consumavano una rapina ai danni di due pensionati, uno dei quali invalido al 100%, che venivano brutalmente aggrediti, al punto di provocare ad una delle vittime la frattura di due costole.