VEDERE PER CREDERE CLICCA QUI

Pagine

lunedì 7 febbraio 2011

SAMMARITANI IN TRASFERTA PER LA CELEBRAZIONE DEL 150ESIMO ANNIVERSARIO DELL'UNITA' D'ITALIA

SANTA MARIA CAPUA VETERE = ( di ANTONIO TAGLIACOZZI) Una nutrita e qualificata delegazione di sammaritani, sostenitori dei Borbone prenderà parte alla celebrazione nazionale del 150esimo anniversario della caduta della piazza di Gaeta ad opera dei piemontesi. Una pagina di storia italiana che non tutti conoscono e che evidenzia come da quel 13 febbraio del 1861 abbia avuto inizio un lento ma inesorabile declino del Meridione d’Italia. Quanto mai interessante il programma della tre giorni di manifestazioni che avranno inizio nel pomeriggio dell’undici febbraio prossimo per concludersi il tredici dello stesso mese. Una tre giorni di studio, di manifestazioni e di ricordi di quello che fu l’ultimo baluardo del Regno delle due Sicilie e che capitolò dopo un lungo e doloroso assedio con la partenza del Re Francesco II di Borbone e della Regina Maria Sofia su di una corvetta francese.

L’interessante iniziativa è stata realizzata con il contributo della Regione Lazio, del comune di Gaeta, della Camera di Commercio di Latina, del Sacro Ordine Militare Costantiniano di San Giorgio, dell’Associazione Nazionale ex allievi della Nunziatella di Napoli, della Confcommercio di Latina, dell’ Ascom di Gaeta, della Pro Loco e di numerosi Enti ed associazioni che hanno aderito all’iniziativa stessa.

L’apposito comitato ha organizzato le cose veramente in grande con un interessante convegno di studio al quale interverranno storici, giornalisti, meridionalisti e scrittori fra i quali Pino Aprile, autore, fra l’altro di “Terroni”, Lorenzo Del Boca, Lino Patruno, Ruggero Guarini, Eddy Napoli, Gennaro De Crescenzo, Gigi Di Fiore, autore , tra gli altri, del libro “Gli ultimi giorni di Gaeta” e Roberto De Mattei. L’importante appuntamento è fissato per le ore quindici di sabato 12 aprile presso l’Hotel Serapo,

Il programma prevede, tra l’altro per venerdì 11 l’inizio delle manifestazioni con l’inaugurazione della mostra sull’Esercito Borbonico alle ore 17,00, presso il centro storico culturale “Gaeta” di via Annunziata,7, a seguire alle 17,30 presentazione ufficiale della medaglia celebrativa del comune di Gaeta per il 150esimo anniversario dell’unità d’Italia, ed alle 18,00 presentazione del libro di Aldo Vella “Gaeta, il fuoco e la polvere”.

Questo il programma per sabato dodici febbraio: “Ritornano i Borbone: la vita e la festa a Gaeta ai tempi dell’assedio” che si concretizzerà in un percorso rievocativo di sapori, soldati, musiche e tradizioni del popolo gaetano e del Regno delle due Sicilie. Il corteo partirà dalla Chiesa degli Scalzi per raggiungere Porta Carlo III e vi parteciperanno figuranti in costumi d’epoca con re, regina, corte, popolo e soldati dei reggimenti dell’Armata di terra e di mare del Regno delle due Sicilie, con degustazione delle pietanze tipiche del Ducato di Gaeta. Dopo il convegno di studi, alle 21, tutti a tavola con menù storici dell’assedio del 1860 - 1861 nei ristoranti di Gaeta Medioevale.

Domenica 13 febbraio, infine alle 10,30 Messa solenne in suffragio dei caduti del 1860/61 nel tempio di San Francesco (ricostruito dal re Ferdinando II di Borbone in onore del papa Pio IX) celebrata da don Elio Persichino ordinario dell’Ordine di San Giorgio ed alle dodici, tradizionale cerimonia del lancio a mare della corona di fiori offerta dalla Nunziatella in memoria del caduti del 1860/61 con rievocazione storica ed alzabandiera salutata a salve di cannone e fucili lungo gli spalti ove esisteva la batteria “Transilvania, a cura dei raggruppamenti storico – militari delle Armate di Terra e di Mare del Regno delle due Sicilie.

Alle celebrazioni di Gaeta interverranno anche i rappresentanti dei movimenti neoborbonici casertani che in questi ultimi tempi hanno allestito ed organizzato manifestazioni di indubbio valore storico per far conoscere alle giovani generazioni periodi della storia del nostro Meridione che vanno approfonditi e valorizzati e che ci consentono di guardare al futuro senza dimenticare il passato