VEDERE PER CREDERE CLICCA QUI

Pagine

lunedì 28 febbraio 2011

MADDALONI -ARRESTATE CINQUE PERSONE PER MALTRATTAMENTI VERSO FANCIULLI E VIOLENZA SESSUALE IN DANNO DI MINORI OSPITATI PRESSO LA FONDAZIONE IL “VILLAGGIO DEI RAGAZZI” DI MADDALONI (CE) .

Nelle prime ore di stamane, la Squadra Mobile di Caserta ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip presso il Tribunale di Santa Maria C. V. su richiesta della Procura sammaritana, che dispone la misura degli arresti domiciliari nei confronti di 5 persone, 4 educatori ed una insegnante del “Villaggio dei Ragazzi” di Maddaloni, a vario titolo ritenuti responsabili del reato di maltrattamenti verso fanciulli, di lesioni aggravate e, per la sola maestra, di violenza sessuale aggravata, commessi in danno di alcuni minori, di età compresa tra gli 11 ed i 16 anni, ospitati dalla nota fondazione, amministrata dalla Congregazione dei “Legionari di Cristo”.

Gli arrestati sono:



1. BELLUCCI Domenico, nato a Maddaloni (CE) il 15.10.1955, ivi res., educatore;

2. CRISCI Vincenzo, nato a Maddaloni (CE) il 27.03.1981, res. a S. Maria a Vico (CE), educatore;

3. EDATTICO Francesco, nato a Marcianise (CE) il 28.12.1958, ivi res., educatore;

4. PANICO Gianluca, nato a Maddaloni (CE) il 23.05.1978, res. in Caserta, educatore;

5. IESU Maria, nata a Salerno il 06.04.1974, res. in Caserta, insegnante.



Le delicate indagini, avviate dalla Squadra Mobile di Caserta nel luglio del 2009, hanno permesso di svelare l’abituale ricorso da parte di taluni educatori a metodi umilianti e violenti nei confronti dei ragazzi ospitati a convitto nella struttura.

In particolare, attraverso l’escussione di numerosi testimoni e delle vittime accertate, è stato possibile appurare come i giovanni fossero continuamente oggetto di epiteti ed appellativi ingiuriosi ed offensivi e, nel caso manifestassero ribellione ed insofferenza a tali vessazioni, venivano percossi anche in modo selvaggio al punto che in alcune circostanze erano costretti a ricorrere alle cure ospedaliere.

Peraltro, le indagini sono state rese difficili anche dallo stato di soggezione e di disagio psichico dei fanciulli e dei genitori, alcuni dei quali, consapevoli delle vicende in argomento, venivano indotti a non denunciare alcuni gravi episodi che vedevano come protagonisti alcuni degli educatori arrestati, i cui metodi erano noti, anche perché due di essi, BELLUCCI ed EDATTICO, risultavano già indagati in passato per episodi analoghi.

Proprio il BELLUCCI, peraltro, è indagato per due episodi di lesioni personali, riscontrati oggettivamente anche attraverso l’acquisizione di referti medici, nei confronti di due ragazzi colpiti con inaudita violenza, uno dei quali scaraventato per le scale, mentre il secondo veniva colpito così violentemente con uno schiaffo da sbattere con la nuca contro un armadio con conseguente ferita lacero contusa al capo.

Nel primo caso, la madre della vittima fu dissuasa a non denunciare la vicenda, mentre nel secondo episodio, la giovane vittima fu convinta a mentire sulle cause della ferita ai medici del Pronto Soccorso di Maddaloni che gli applicariono dei punti di sutura.

Comunque, le dichiarazioni dei numerosi ragazzi escussi, sempre con l’ausilio di qualificati psicologi, sono risultate coerenti e convergenti nel descrivere i metodi degli educatori arrestati, i quali erano soliti appellare i frequentatori del convitto in modo mortificante ed umiliante ( “handicappato, cemo, bestie, animali, porci”), ricorrendo alla violenza fisica, anche spropositata, in risposta ad ogni tentativo di ribellione a tali continue vessazioni.

Inoltre, si è accertato che i giovani erano costretti, per punizione, talvolta anche gratuitamente, a restare in piedi per ore o a sedere su sgabelli scomodi e privi di spalliere quando guardavano la tv, o, ancora, ad aspettare il turno per fare la doccia scalzi e nudi, con porte e finestre aperte anche d’inverno.

Peraltro, le indagini si sono rivelate difficili anche per il forte disagio psichico manifestato dalle giovani vittime, alcune delle quali tuttora frequentano la fondazione, coinvolte in episodi di violenza anche recenti. Esse, infatti, temevano, in caso di collaborazione, le rappresaglie degli educatori che si vantavano dell’inutilità di eventuali denunce dei loro metodi perché non sarebbe stati creduti.

Più inquietante appare l’episodio per la quale è stata arrestata IESU Maria, professoressa della scuola media statale del “Villaggio dei ragazzi”.

La donna, nel novembre 2008, nel corso di una lezione, costringeva con la forza due alunni di 11 anni a stendersi supini sul pavimento e, dopo essersi seduta su di entrambi all’altezza dei genitali, faceva movimenti ondulatori e sussultori tipici di un rapporto sessuale, costringendoli così a subire un atto sessuale. Il disagio manifestato da una delle giovani vittime, allorchè veniva escussa dalla Sezione Minori della Squadra Mobile alla presenza di uno psicologo, era tale che il ragazzo, per l’imbarazzo, non riusciva a raccontare l’episodio e si limitava a scrivere su un foglio i comportamenti della professoressa.