Resta valida la presunzione di "pericolosita' sociale" alla base dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 7 novembre 2009 dal gip di Napoli per Nicola Cosentino, deputato del Pdl e allora sottosegretario all'Economia, indiziato del reato di concorso esterno al clan dei Casalesi. Lo ha stabilito la prima sezione penale della Corte di Cassazione respingendo il ricorso presentato dai legali del parlamentare contro l'ordinanza con la quale il tribunale di Napoli, il 7 ottobre 2010, aveva respinto una istanza di revoca dell'arresto, essendo cessate le esigenze cautelari. Un precedente ricorso era stato gia' respinto dalla prima sezione penale della Cassazione il 28 gennaio 2010. L'autorizzazione alla richiesta di arresto era stata invece negata dalla Camera dei deputati il 10 dicembre 2009. Secondo i giudici della Suprema Corte, non e' rilevante che le condotte contestate risalgano al 2004, mentre "l'intervenuto fallimento nel 2008 della Eco4 (societa' operante nel campo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nella provincia di Caserta, ndr) e' stato ritenuto non indicativo del superamento del pericolo di recidiva, essendo gia' emersa dagli atti la mutevolezza delle forme sociali attraverso le quali le strategie della camorra casalese nel settore dei rifiuti venne perseguita". Non solo: "il comportamento politico di Cosentino a far tempo dal 2009 e le sue iniziative pubbliche di contrasto alla camorra sono state ritenute espressione di attivita' difensive, siccome Cosentino era gia' al corrente delle indagini, e comunque astratte"; mentre "il sopravvenuto arresto di tutti gli esponenti malavitosi con i quali, secondo l'accusa, Cosentino avrebbe contratto un debito di riconoscenza, e' stato valutato e disatteso dal gip sull'assunto del coinvolgimento nella Eco4 era avvenuto mentre Francesco Bidognetti era gia' in carcere". Disattese, sempre secondo la sezione penale, le "modifiche delle meccaniche elettorali che renderebbero superflui i pretesi appoggi elettorali in quanto il sostegno dei Casalesi potrebbe servire a sostenere candidati indicati da Cosentino nelle competizioni minori aumentandone il peso politico".