VEDERE PER CREDERE CLICCA QUI

Pagine

lunedì 3 gennaio 2011

BUFERA AL COMANDO VIGILI DI SANTA MARIA CAPUA VETERE PER LE STELLETTE APPEZZOTATE

SANTA MARIA CAPUA VETERE = E’ bufera nel comando della Polizia municipale per i recenti avanzamenti di grado di alcuni caschi bianchi che hanno suscitato polemiche, malcontento e soprattutto hanno generato una serie di ricorsi che potrebbero avere gravi ripercussioni su tutte le procedure concorsuali poste in essere dal dirigente incaricato della Polizia Municipale, Francesco De Rosa.
Ma andiamo con ordine. Sono stati distribuiti gradi ed incarichi riesumando un concorso vecchio di alcuni anni proprio per evitare che vi potessero concorrere i nuovi vigili assunti. Sulla base di un colloquio sono stati nominati, Luigi Caricchio, vice comandante vicario, Giuseppe Aulicino, vice comandante aggiunto e Annibale Frizzato, capitano.
Ma la situazione più delicata è quella che riguarda il concorso per l’attribuzione dei gradi di tenente ad altri tre vigili urbani che hanno superato la prova.
Infatti, stante a quanto riferisce radio fante che di solito dispone di notizie di prima mano, qualche cosa non quadra in detto concorso per il quale risulterebbe vincitore un dipendente poco gradito alle alte sfere dei caschi bianchi, il che avrebbe scompaginato un poco tutti i piani per l’attribuzione dei gradi che, si badi bene, ai fini pratici non dovrebbero comportare aumenti stipendiali di sorta.
Si sussurra, inoltre, e ciò dovrebbe essere motivo di ricorsi da parte degli esclusi, che i vigili che sarebbero risultati vincitori del passaggio di grado non avrebbero presentato una documentazione sufficientemente adeguata ed addirittura alcuni sarebbero titolari di cause di servizio, di equi indennizzi e di quant’altro pur richiedendo il bando un certificato di sana e robusta costituzione. Come finirà ? Certamente gli esclusi sono decisi a dare battaglia anche se poi tutto si aggiusterà per il meglio e tutti in un modo o nell’altro saranno accontentati.
Ed è proprio la gestione dei concorsi esterni ed interni che ha contribuito, secondo noi non in maniera secondaria alle dimissioni di sedici consiglieri che hanno determinato la caduta del sindaco Giudicianni. Le promesse non sono state mantenute e, quindi, ora vi sarà una pioggia di denunzie e di ricorsi che già stanno iniziando ad arrivare in comune. “Pacta servanda sunt” dicevano gli antichi romani, ma evidentemente a Santa Maria Capua Vetere questo antico adagio non ha alcun valore e perciò la città si trova in questo stato pietoso di degrado e agonia economica e sociale.
ANTONIO TAGLIACOZZI