SANTA MARIA CAPUA VETERE = Non ce l’ha fatta a stappare lo spumante dell’ultimo dell’anno il sindaco Giudicianni che è stato sfiduciato anche da parte di quei consiglieri che lo avevano aiutato a portare a termine l’ignobile ribaltone. Ma nel giorno dell’uscita dall’attuale scena politica dell’ex primo cittadino, altri due esponenti politici stanno leccandosi le ferite. Ci riferiamo a Paolo Romano e a Giovanni Campochiaro che è stato il traghettatore ufficiale ed il fautore di un ribaltone non compreso e non accettato mai dalla base. Ma nessuna paura. In maggioranza o all’opposizione un Campochiaro si troverà sempre.
E sono principalmente loro i responsabili di questo defenestramento (il sindaco era convinto che fino all’ultimo certi personaggi da lui beneficiati non gli avrebbero mai voltato le spalle) scaturito dalla loro politica del vivere giorno per giorno, del non rispetto delle regole democratiche e degli inciuci che si è dimostrata fatale per tutta la coalizione.
Certo il centro destra che per diciassette anni ha subito una sconfitta dietro l’altra, in silenzio, senza cercare scusanti, ora grazie a personaggi ben conosciuti in città, ha distrutto quel poco di serio e di credibile che si trovava ancora nel centro destra. Ma vi è qualcuno che suppone, facendo fantapolitica, che tutto ciò che è avvenuto poteva far parte di un piano ben congegnato per screditare agli occhi della pubblica opinione un centro destra in netto recupero e che avrebbe potuto dare fastidio al Pd. Ed artefice di tutto ciò sarebbe potuto essere Giovanni Campochiaro che con molta, forse troppa facilità transita da una maggioranza all’altra senza alcuno scrupolo o dignità politica.
E’ il centro destra ed i suoi attuali esponenti ? Forse fra non molto li troveremo dall’altra parte, dal momento che hanno dimostrato tutta la loro insipienza e scarsa lungimiranza politica facendosi coinvolgere, forse per interesse, in un’operazione squallida e non credibile. Ed alla fine l’inciucio non ha pagato.
Ora si aspetta il commissario prefettizio che dovrà guidare la città fino alle elezioni di primavera, mentre già hanno salutato i vari consulenti esterni ed il direttore generale che è stato il primo a lasciare.
“La mia posizione – ha dichiarato il presidente del consiglio comunale, Antonio Scirocco, uno dei sedici consiglieri dimessisi – è nota da tempo. Ho sempre sostenuto di essere del Pd e come tale mi sarei comportato. Non potevo non firmare le dimissioni in questo contesto politico che, certamente non mi appartiene”.
Lapidaria, invece, la dichiarazione del consigliere Paolo De Riso del nuovo Psi. “Chi tradisce una volta, tradirà sempre e l’appoggio a Giudicianni è venuto meno proprio da chi era stato l’artefice del ribaltone”.
Per Martino Valiante, un altro dei consiglieri di maggioranza la svolta era nell’aria. “Le pugnalate al sindaco sono arrivate da chi non ha ottenuto quello che aveva richiesto e soprattutto ritengo – ha detto Valiante – che la goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le promesse non mantenute in merito ai concorsi appena svolti, ma vi è anche chi ha ottenuto quello che aveva richiesto e poi, lo ha pugnalato alle spalle”.
ANTONIO TAGLIACOZZI