I violenti scontri hanno impaurito i personaggi politici della regione che devono insieme ai responsabili militari e di governo, trovare una soluzione.La stessa è stata individuata a discapito dei sindaci della provincia di Caserta che nulla hanno potuto fare se non opporsi. Stessa cosa sta facendo anche il presidente Domenico Zinzi che ha chiesto l’intervento del presidente del consiglio regionale della Regione Campania Paolo Romano che si è precipitato a Napoli per cercare di far desistere o approvare il progetto della Regione Campania . Ma a poche ore dalla conclusione sembra che la provincia di Caserta sia destinata ad essere la pattumiera della Regione Campania, come d’altra parte lo è sempre stata . A nulla è avvalsa la classifica di ecoambinte stamattina pubblicata sul sole 24 ore dove la provincia di Caserta era stata collocata al 60esimo posto scalando ben 24 posizioni e lasciando la provincia di Napoli dopo il 90esimo posto e forse più .
La provincia di caserta deve essere affossata questo è lo slogan che è stato fatto girare nelle stanze, pensando già ai piani casa e puc rivisitati e non , dopo che Terzigno ha impugnato mazza e panelle ( che fanno i figli bell) e si è scaraventata in strada così come hanno fatto a Bagnoli e Quarto qualche anno fa.
La bella figura della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere alla commissione ambiente della camera dei deputati alcuni giorni dove i magistrati hanno presentato un dossier di 91 pagine , non ha neanche scalfito quello che avevano già in mente di fare i politici del governo , restituire alla provincia di Caserta tutti i rifiuti della provincia di Napoli perché nella terra di lavoro vi sono terreni confiscati alla camorra e quindi è possibile farlo .
Quindi a santa Maria Capua Vetere e San Tammaro arriverà la monnezza di Napoli con parere positivo dei politici vincenti e una popolazione che oggi non sa neanche gridare perché ha la voce rauca per le continue battaglie intraprese contro il governo precedente ed attuale .
MOBILITIAMOCI AFFINCHE’ NON CI PRENDANO PER IL CULO