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venerdì 29 ottobre 2010

EUROSPIN GATE - IL TRIUBUNALE VUOLE ASCOLTARE L'EX ASSESORE DEL COMUNE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE TELIA FRATTOLILLO.

Eurospin della discordia . Si allarga sempre di più il cerchio sul comune di Santa Maria Capua Vetere . Ieri pomeriggio nell’aula del tribunale di Santa Maria Vetere dopo che l’allarme boma era concluso il presidente Raffaello Maggi ha ascoltato i testimoni quali parti offese nel procedimento penale a carico di fiancheggiatori del clan dei casalesi . Ebbene dalla deposizione delle persone offese è uscito un quadro che oseremo dire raccapricciante. Per questi motivi il presidente concordato anche coin il pm e gli avvocati ha chiesto di ascoltare l’ex assessore al comune di Santa Maria Capua Vetere e capo ufficio tecnico Telia Frattolillo che dovrà comparire in aula come persona informata sui fatti e testimone . Ma non è escluso che altri personaggi sammaritani potrebbero essere incriminati , perché alla fine del’istruttoria o il presidente chiederà di ascoltare altri testimoni che avevano avuto a che fare con il comune di Santa Maria Capua Vetere o addirittura a conclusione del processo inviare gli atti del processo al pm di Santa Marai Capua Vetere o addirittura a Napoli se si ravviseranno i reati di camorra, e procedere al’incriminazione dei personaggi citati o per corruzione o concussione. Era il 19 novembre 2009 quando i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di tre persone coinvolte in una vicenda delittuosa che ha visto un imprenditore laziale costretto a versare cospicue somme di denaro per la costruzione della struttura del centro commerciale “EUROSPIN” di Santa Maria Capua Vetere.

Destinatari dell’ordinanza furono il geometra, MIGLIORE Rosario , in servizio presso il Settore Urbanistica della Regione Campania (Ufficio preposto alla prima istruzione delle pratiche relative alla costruzione di strutture da adibire alla grande distribuzione), agendo in concorso con il fiancheggiatore del clan dei casalesi, GAGLIARDI Ignazio, si faceva consegnare dall’imprenditore 50.000 Euro (suddivisi in diversi assegni), millantando che la somma era necessaria a “comprare” alcuni consiglieri comunali di Santa Maria Capua Vetere per agevolare il rilascio della concessione edilizia; inoltre, a costruzione iniziata, i due tentavano di farsi dare dall’imprenditore altri 80.000 Euro, motivando tale successiva richiesta di denaro con la necessità che l’imprenditore si “mettesse a posto” con il clan dei Casalesi;

- il titolare della ditta LA PRECISA traslochi, SCARPATI Antonio, riciclava tre degli assegni (dell’importo complessivo di Euro 25.000) cosnegnati dalla vittima ai suoi estorsori, versandoli in favore di prestanomi al fine di ostacolare il collegamento dei titoli di credito, strumentalizzando la propria attività commerciale.