Al comune non sanno scegliere neanche gli avvocati per stilare un decreto ingiuntivo.
Benvenuti in Talebania , signori a Santa Maria Capua Vetere ci sono tanti talebani quante sono le abitazioni che insistono sul territorio della città perché la giustizia non esiste o esiste soltanto a fatti miei !!!!
Il giudice del tribunale civile di Santa Maria Capua Vetere ha rigettato il decreto ingiuntivo con il quale si chiedeva al consigliere comunAle adesso , ma dirigente all’epoca dei fatti , Pasquale Zito il quatum corrisposto anni addietro in eccedenza dei premi ai dirigenti dell’ente sammaritano. La vicenda si trasformò in giudiziaria civile perché l’ente affidò all’avvocato le rimostranze nei confronti dello Zito che guarda caso fu abbandonato dalla sua maggioranza prima ed adesso , così come Franchino Cecere .
Ieri una notizia ha iniziato a fare il giro della città. Il comune di Santa Maria Capua Vetere aveva perso la causa contro Pasquale Zito ed adesso l’unica strada percorribile è il giudizio Ordinario . Significa che Pasquale Zito è salvo e il comune come tutti i cittadini hanno fatto la fine delle botte a muro, cioè si sono visti scoppiare un bubbone giudiziario in mano, perché con il giudizio ordinario significa che la sentenza giungerà fra quattro cinque anni e cioè quando tutto sarà dimenticato.
Bravo all’avvocato di Pasquale Zito ammesso che si è costituito, ma bravo anche lui perché qualcuno l’ha aiutato speriamo che non sia qualche consigliere comunale . Sta di fatto che adesso gli altri dirigenti usufruiranno della sentenza di Zito.
Alla casa della Sora Gemma si può e come perché sono gli ultimi giorni per le marchette prima della chiusura definitiva eseguita per lo più con provvedimento forzati da parte di altre amministrazioni pubbliche .