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giovedì 21 ottobre 2010

CAMORRA , POLITICA DISCARICHE E PLASTICA.LE VACCHE CHE SI INGROSSANO SONO SEMPRE LE STESSE


IL BLOCCO DI IERI MATTINA DAVANTI ALLA
DISCARICA MARUZZELLA

Non ci voleva certamente la zingare per risolvere un problema come quello dei rifiuti . I proclami di Berlusconi degli anni addietro ,ma anche della sinistra incefronita, ed addirittura di operatori della giustizia che per salvare le grandi città ci volevano discariche . Nel 2004 quando il professor Vincenzo Pepe professore Universitario ed adesso anche presidente di una nota associazione, venne nominato presidente del consorzio CE 2, la prima cosa che fece chiese a qualche personaggio della provincia a chi si doveva affidare per cercare di avere una visibilità per esternare un suo pensiero su una raccolta differenziata che si doveva eseguire , perchè i CDR non bastavano per fronteggiare l’emergenza in quanto erano impianti e non discariche . Quindi, ed è stato pubblicato sul Corriere di Caserta, avendo stilato io la pubblicazione nel 2004, che il professore aveva ribadito a gran voce che solo i Cdr non bastavano per sanare l’emergenza relativa alla raccolta in Campania e le discariche servivano in ogni caso a concludere un ciclo per il prodotto “ morto” che non poteva essere reciclato e quindi non poteva considerare off limits .

POLOZIA E CARABINIRI FUORI
LA DISCARICA MARUZZELLA



A distanza di anni e precisamente dopo che il professor Pepe è riuscito a dimostrare che la sua capacità era al di sopra di ogni sospetto, molti si riallacciano al discorso delle discariche . Ciò significa che nessuno nell’ambito ambiente è riuscito a risolvere il problema , problema invece , che si poteva risolvere se avessero ascoltato il professore che in ogni caso aveva dato una sua retta via . Adesso i venti sindaci non vogliono i rifiuti di Napoli. E’ un paradosso perchè la Gestione Bassolino , non li faceva neanche fiatare , perché ???? Semplice perché consenti va il cosiddetto “fenomeno pioggia”. In sostanza consentiva, a chi faceva il bravo, di avere qualcosa in cambio. Presenze a convegno , soldi , regali e quant’altro a discapito di persone che casomai sulla propria pelle subivano le ingiustizie, mentre altri procedevano nel loro quotidiano essendo servitori dello stato .

E PER FINIRE ECCO LA DISCARICA DI FERRANDELLE