Io sono sempre stato convinto che chi fa il sindaco nella città di Santa Maria Capua Vetere, dopo quello che è successo addirittura può aspirare a svolgere l’attività di presidente del consiglio dei ministri.
Ciò che è accaduto a Santa Maria Capua Vetere , per la verità doveva accadere a Roma con il presidente della camera Fini , l’onorevole Bocchino e tanti altri, tentando di defenestrare lo zoccolo duro del pdl e l’attuale premier Silvio Berlusconi . La lezione di politica di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti anche degli attuali personaggi politici della lega , soprannominati per l’occasione “ Galletti della Brianza” mette in serio pericolo il partito del premier . Ma soprattutto la credibilità di tutto il popolo della libertà e guarda caso anche dei suoi appartenenti in provincia di Caserta che oramai sono fuori dai legami socio - economici che girano attorno al Comune di Santa Maria Capua Vetere . Vogliono zittire chi mette il naso negli affari illeciti con i soldi dei cittadini. Quindi chi condanna fermamente il ribaltone bis che ha aperto le danze della grande “Orgia politica “ è certamente fuori dalla mischia ed è rimasto a bocca asciutta , perché sa bene cosa li aspetta se entra nel gioco. Ciò diversamente dovrebbe accadere chi avanza qualche migliaia di centinaia di euro che a sua volta con l’operazione Romano- Campochiaro - Giudicianni desidera far rientrare i soldi che ha speso già dal 1999-2000 e che sono stati spesi per altri scopi.
Vorrei finire infine con una nota a favore di Nicola Garofalo che caparbiamente e ai fini scopi soltanto politici ha partecipato, ma non ai fini di spartizioni di carattere economici che rimangono un miraggio di chi a Santa Maria Capua Vetere ha venduto la città sempre ed in ogni luogo italiano.