S. Maria C.V. ( di Ferdinando Terlizzi ) - Con le felicitazioni del Presidente del Comitato Scientifico, Dr. Raffaele Ceniccola ( recentemente assurto all’incarico di Avvocato Generale della Procura Generale della Corte di Cassazione ) e con il particolare saluto del Presidente dell’Ordine Forense, Avv. Elio Sticco, si è conclusa la prima fase del Corso di perfezionamento e di formazione per Magistrati Tributari tenutosi presso la Scuola di Formazione Forense di S. Maria C.V.
Nell’ultima lezione, presentati, come di consueto, dal Dr. Pasquale Menditto, Vice Presidente della Commissione Regionale Tributaria e coordinatore dei corsi, ( con la valida collaborazione e assistenza delle dottoresse Anna Merola e Valeria Stornaiuolo ) i due relatori il Dr. Oscar Bobbio ( ex Presidente della Corte di Assise, presidente della Commissione Tributaria di Napoli e attuale Presidente Vicario del Tribunale Civile di Napoli, magistrato equilibrato, garantista e molto stimato da colleghi e avvocati ) che ha intrattenuto i discenti ( avvocati e dottori commercialisti ) sul “ricorso in appello” e la “camera di conciliazione” e l’avvocato Costantino Polito, ricercatore di diritto tributario presso l’Università Federico II°, che ha parlato dei vari aspetti del processo tributario citando numerose massime giurisprudenziali.
Il Presidente Oscar Bobbio ha esordito con l’evidenziare le analogie e le differenze tra il processo tributario e quello ordinario. “Il processo tributario, infatti, è adattato al processo ordinario in tutti i casi in cui non ci sia incompatibilità”. Ha poi accennato ai termini per l’appello, evidenziando che in secondo grado non è possibile esibire documenti che non siano stati già depositati in prima istanza e che non è possibile appellare in ogni caso ma che debbono sussistere eccezionali e giusti motivi per giustificare il secondo grado. “L’appello – ha spiegato il Presidente Bobbio – “non sospende la decisione di primo grado, diversamente di come avviene nel civile, che rimane invece esecutiva. L’aspetto saliente dell’appello non è la sentenza ma è il provvedimento amministrativo”.
L’illustre oratore è passato poi a parlare della competenza funzionale, rilevabile di ufficio, della competenza del giudice di secondo grado, dei termini per la riassunzione, della decadenza, della indispensabilità dei dati, pena la inammissibilità dell’appello, dei capi da impugnare ( che poi forma il cosiddetto giudicato parziale).
Dopo una serie di risposte a precise domande degli intervenuti il Presidente Oscar Bobbio ha poi parlato dei diversi modi di notifica dell’atto di appello, della successiva costituzione ( è consentita anche a mezzo del servizio postale ), dei termini e della sospensione degli stessi ( per esempio il periodo feriale che scatta come per il processo civile dal 1° agosto al 15 settembre), dell’appello incidentale, anche tardivo, “l'appello incidentale è un istituto del diritto processuale, sia penale che civile, che prevede la possibilità di proporre appello entro un nuovo termine qualora siano scaduti i termini in via principale e una delle altre parti abbia proposto appello nei termini”. .
Successivamente avviandosi alla conclusione il Presidente Bobbio ha illustrato le modalità del “litis consorzio” ( necessario o obbligatorio ), della cosiddetta prova nuova, e del divieto della stessa, ( su questo punto ha affermato di essere contrario al divieto della nuova prova in quanto ciò rappresenta uno svuotamento del principio ); la necessità del doppio giudizio , le eccezioni, della necessita della nomina di CTU. “Il processo tributario – ha concluso Bobbio – “dovrà essere arricchito dalle perizie è inutile produrre metri cubi di carte che non spiegano il problema”.
Dopo alcune precisazioni del Dr. Menditto, sulle incompatibilità nella difesa, su alcune cifre statistiche dei ricorsi in appello è stata la volta dal Prof. Avv. Costantino Polito, ricercatore di diritto tributario all’Università Federico II°. Polito ha esordito con l’affermare che “la Cassazione negli ultimi tempi ha dato la possibilità anche al contribuente di esibire prove a suo favore”. E’ poi passato ad illustrare l’istituto della sospensione cautelare ( che ha bisogno però di una garanzia come la fidejussione bancaria ), dei titoli esecutivi, le intimazioni di pagamento, la messa in esecuzione del provvedimento da parte del concessionario con l’espropriazione forzata.
Il Prof. Costantino Polito si è poi soffermato sul breve termine ( 150 giorni ) che viene concesso in caso di istanza di sospensione ( a questo proposito ha detto che saranno sollevate questioni di incostituzionalità); ha illustrato poi il giudizio cautelare, da auspicare l’applicazione anche in grado di appello, i procedimenti conciliativi; ha citato massime giurisprudenziali in proposito emesse dalla Corte di Cassazione e dalla Corte Costituzionale, il ricorso alla Corte di Giustizia per illogicità della tutela cautelare, e per altri profili di incostituzionalità e alcune sentenze – definite coraggiose – del Tar del Lazio.
Con un commiato generale il Dr. Pasquale Menditto, coordinatore dei Corsi, dopo portato il saluto del Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti Dr. Pietro Raucci, e dei componenti del Comitato Scientifico, Prof. Fabrizio Amatucci, Dr. Giancarlo De Donato e Avv. Antonio Gravina ed ha dato appuntamento a tutti alla ripresa delle lezioni, per il 27 settembre, per lo svolgimento del XII° Modulo.