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mercoledì 12 maggio 2010

ORGANIZZATO DALLA SUN IL MASTER DI DURATA ANNUALE DI II° LIVELLO

GIUSTIZIA TRIBUTARIA ITALIANA ED EUROPEA


Ha preso il via presso la Facoltà di Studi Politici e per l’Alta Formazione Europea “Jean Monnet” di S. Leucio il corso per Giudici Tributari - In cattedra il Procuratore Generale della Corte di Cassazione Raffaele Ceniccola ed il prof. Fabrizio Amatucci dell’Università di Napoli – Presenti i vertici del Consiglio Superiore della Giustizia Tributaria e dell’ Ordine dei Dottori Commercialisti – Nel pomeriggio lezione – alla Scuola di Formazione Forense di S. Maria C.V. del Prof. Avv. Claudio Preziosi, Associato di diritto Tributario nell’università.




Caserta ( di Ferdinando Terlizzi ) Ha preso il via l’altro giorno, presso l’Istituto “Jean Monnet”, Facoltà di Studi Politici per l’Alta Formazione Europea, in collaborazione con la Seconda Università degli Studi di Napoli e il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, il Master di specializzazione di II° livello, della durata di un anno, per Giudici Tributari, il tutto nella splendida cornice del Sito Reale del Belvedere di San Leucio in Caserta. Erano rappresentati i vertici di tutti gli Enti interessati. Il Consiglio Superiore della Magistratura Tributaria era rappresentato dall’avv. Antonio Gravina; l’Associazione Magistrati Tributari dal Dr. Prof. Pasquale Menditto; l’Ordine dei Dottori Commercialisti dal Presidente Dr. Pietro Raucci; per l’Ordine degli avvocati un delegato di Elio Sticco. Ha assunto la Presidenza il Dr. Raffaele Ceniccola, Sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, nella sua qualità di componente del comitato scientifica del Master, anche nella sua duplice veste di componente del Consiglio Superiore della Magistratura Tributaria, di Presidente della Commissione Provinciale Tributaria di Caserta ed infine in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Magistrati. Il Presidente Ceniccola, nel corso del suo intervento ha tra l’altro preannunciato di aver stilato un protocollo con l’Ordine dei Commercialisti ( sul quale graverà l’impegno economico ) per la creazione e lo sviluppo del Massimario Tributario, consultabile on-line e la cui Presidenza sarà affidata al Magistrato Dr. Vincenzo Colarusso. L’iniziativa – ha spiegato il Presidente Ceniccola – rientra in un progetto più ampio per la creazione di una trasparenza processuale ( ne beneficieranno gli Uffici della Entrare ed i contribuanti ) tendente ad assicurare l’asetticità nella assegnazione delle cause alla varie sezioni e la possibilità di conoscere, in tgempo reale, lo stato del giudizio e di conseguenza preparare tempisticamente la trattazione. Il Dr. Pasquale Menditto, ci ha tenuto a precisare che per il Master di II° livello è stato raggiunto un accordo secondo il quale a fine corso ci sarà uno “stag” di tutti i partecipanti presso la Commissione Regionale Tributaria di Napoli. Intanto ha iniziato anche la prima lezione il direttore del Master, Fabrizio Amatucci, Prof. Ordinario di diritto Tributario - Seconda Università degli Studi di Napoli. Il Master consente il riconoscimento di 60 crediti formativi ed è articolato in 16 moduli di lezioni frontali. Sono previste inoltre attività integrative: Attività seminariali esterne, convegni, attività pratiche e stages; il Master, attraverso i sedici moduli, organizzati in distinte unità didattiche, propone un percorso formativo idoneo a formare le figure professionali: di esperto in tecniche redazionali di pareri, ricorsi e sentenze in materia tributaria; esperto in fiscalità europea e internazionale. Il Corso è rivolto ai Giudici Tributari, agli avvocati tributaristi, ai dottori commercialisti, ai funzionari e dirigenti dell’Agenzia delle Entrate e degli Enti pubblici territoriali che rappresentano

le proprie amministrazioni nei contenziosi tributari nonché a tutti quei soggetti che, in possesso dei requisiti previsti dal Bando, intendono approfondire le materie oggetto del programma. Nel pomeriggio presso la Scuola di Formazione Forense, nell’ambito del corso di perfezionamento per Magistrati Tributari è seguita una interessante lezione del prof. Avv. Claudio Preziosi. Presentato dal Dr. Menditto, coordinatore di tutti gli incontri, ha intrattenuto gli astanti sui profili dell’accertamento tributario, sullo studio di settori, sull’abuso del diritto, sulla rilevanza penale nel giudicato penale del processo tributario. L’illustre oratore ( con una eloquenza spiccata e forbita ) ha parlato poi dell’accertamento con adesione, citando e criticando numerose massime della Suprema Corte la quale, spesso, nel tentativo di avvicinare la norma all’uomo crea evidenti contrasti e diversificate interpretazioni della stesa norma. L’oratore si è poi soffermato sulla elusione fiscale una materia molto complessa che ha illustrato con esempi probanti (il cosiddetto commercio della “bara”) cioè l’incorporazione di una società decotta il cui unico risultata è quello di procurare un risparmipo fiscale con la deduzione delle perdite nei bilanci per vari anni. Il Dr. Pasquale Menditto – ponendo come sempre domande provocatorie – per la elusione ha citato i casi di Luciano Pavarotti, Valentino Rossi e l’incorporazione dell’Alfa Romeo di Pomigliano con la Fiat e la vicenda del gruppo Merloni. Dal canto suo il prof. Preziosi ha rammentato invece il caso del calciatore Armando Maradona il quale proprio con una operazione del genere aveva tentato di eludere il fisco italiano cedendo i diritti della sua immagine ad una società che aveva la sede legale in un Paese quale Paradiso fiscale. Dopo una serie di considerazioni sull’istituto dell’interpello, sulle fusioni, sul contratto di “leasing beck”, sugli studi di settore ( lo studio di settore è una presunzione statistica ) sul patteggiamento e sul diverso ruolo dell’Ufficio delle entrate, il prof. Preziosi avviandosi alla conclusione ha detto che “molto spesso c’è una grave lesione del diritto del contribuente nelle interpretazioni della Suprema Corte e che spesso si dovrebbe addirittura ricorrere alla Corte dei Diritti dell’Uomo, che però, come tutti sanno, per questa materia non ci si può ricorrere”.