Ve la ricordate la vicenda di Santa Maria Capua Vetere che finì in senato con una interrogazione del Senatore Vincenzo Nespoli nel febbario 2009? Oggi addirittura al senato è stata depositata una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari chiesta dalla procura di Napoli per il senatore del Pdl e sindaco di Afragola Vincenzo Nespoli, per i reati di concorso in bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale e per reimpiego di denaro di provenienza illecita. L'ordinanza e la relativa richiesta di autorizzazione a procedere è stata depositata presso il Senato.Lo ha riferito la Guardia di Finanza di Napoli, che ha effettuato l'indagine sul fallimento della società di vigilanza La Gazzella srl, dichiarata fallita nel maggio 2007 con un passivo di oltre 25 milioni di euro costituito prevalentemente da debiti nei confronti dell'Inps. Non è stato possibile contattare un legale del senatore. Secondo gli inquirenti, l'indagine avrebbe evidenziato il ruolo di "dominus occulto" svolto da Nespoli nella gestione della società fallita, di cui sarebbe stato titolare di fatto attraverso un prestanome e dalla quale avrebbe tratto vantaggi per il consenso elettorale e fondi attraverso diverse distrazioni di somme raccolte dai clienti della società di vigilanza, con l'occultamento e la falsificazione dei documenti contabili e societari. L'indagine è stata coordinata dai sostituti procuratori Henry John Woodcock e Vincenzo Piscitelli, della sezione criminalità economica della procura di Napoli. Ma insomma da che pulpito viene la predica!!!
Ve la riproponiamo per doveri di cronaca, vedete da che pulpito viene la predica.
NESPOLI - Al Ministro dell'interno - Premesso che: sin dall'atto di insediamento dell'amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), si sono verificate fortissime tensioni all'interno della compagine di maggioranza le quali hanno portato anche a reiterate dimissioni del sindaco;
lo stesso gruppo consiliare di maggioranza ha visto l'abbandono di ben 4 consiglieri comunali transitati, poi, nella fila dell'opposizione;
a mezzo di Blog informatici, di articoli di stampa pubblicati sulle testate giornalistiche locali e ricorrenti volantinaggi, si è scatenata una strategia di delegittimazione e denigrazione nei confronti dei rappresentanti politici che, legittimamente, hanno ritenuto di opporre, in maniera libera ed indipendente, la loro contrarietà in Consiglio comunale nei confronti di talune, quantomeno dubbie, scelte amministrative;
tale campagna di diffamazione nei confronti dei consiglieri comunali di minoranza e della ex maggioranza si è finanche amplificata a mezzo di esposti, ad avviso dell'interrogante, deliranti, all'autorità giudiziaria, poi, rivelatisi anonimi ed, ovviamente, del tutto infondati, ma comunque posti in essere al fine di esercitare un'indebita pressione politica e mass-mediale esterna sugli stessi;
in seno a quella comunità si è giunti alla totale lacerazione dei corretti rapporti politici ed istituzionali tra amministrazione comunale, maggioranza e minoranza consiliari con fortissime ed inquietanti ripercussioni sociali soprattutto tra la popolazione ed i cittadini che vedono al loro interno acuirsi, in maniera esasperante, il minaccioso scontro dialettico tra le diverse fazioni,
si chiede di sapere:
quali celeri ed oramai improcrastinabili iniziative il Ministro in indirizzo intenda urgentemente adottare al fine di valutare l'opportunità di verificare, anche tramite la competente Ufficio territoriale del Governo, la correttezza e la legittimità degli atti amministrativi causa del vivace scontro politico in consiglio comunale;
inoltre, se non sia il caso, al fine di restituire - se possibile - la giusta serenità a quei consiglieri comunali oggetto delle calunniose iniziative giornalistiche e, in forma anonima, anche giudiziaria, di porre in essere tutte le più utili iniziative tese a perseguire gli autori e quanti diffondono e, con ogni mezzo pubblicano, ripetutamente l'eclatante notizia la quale crea malessere e tensioni sociali anche tra la popolazione amministrata