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giovedì 4 marzo 2010

I misfatti sammaritani;di Gaetano Rauso




Da  anni stiamo assistendo al sacco indiscriminato della Città, al suo decadimento ed alla sua consegna in mani che ne hanno distorto l’essenza, stritolando tutto il tessuto sociale e la sua originale collocazione di elite tra le città della Provincia di Caserta e dell’intera Regione. Questi personaggi che ci hanno governato ed ancora ci governano, senza curarsi dell’economia e del futuro della nostra amata Città, ne hanno sconvolto il territorio e l’hanno posta agli onori della cronaca non più come sede di antichità classiche, del Tribunale, di Università e di opere d’arte, ma solo come sede dell’impianto di discarica dei rifiuti e come terra di conquista di bande di malavitosi e di speculatori.
Anche ora, in occasione di questa tornata elettorale, continuano a proporsi all’elettorato sotto diverse bandiere. Ma con che coraggio!!!???
Per anni, per incuria o per calcolo scellerato, non sono state perfezionate le procedure per acquisire al Patrimonio Comunale opere di urbanizzazione e terreni che dovevano, per convenzione, essere destinati ad opere di pubblica utilità. Su questi terreni, oggi, sono stati costruiti edifici  per nulla destinati a pubblica utilità, ma solo a soddisfare l’appetito di speculatori che sono stati supportati da chi aveva il potere  di  permettere che  questi scempi si concretizzassero, defraudando la “Res Pubblica”. Si sono dismesse  attività produttive per realizzare altre speculazioni, mentre il popolo sammaritano perde sempre più il potere di acquisto e si allarga sempre di più il fenomeno della micro delinquenza a causa della mancanza di opportunità di lavoro. L’acquisto, per pochi soldi dell’ex tabacchificio e dell’area ex ITALTEL ha determinato la dismissione di un’industria che dava lavoro a migliaia  di sammaritani. Nessuno indaga su questa vendita di un bene dello Stato “regalato” agli speculatori?
Che fine hanno fatto le indagini che sono state avviate su tanti abusi edilizi che sono stati commessi e si commettono ancora in città? Quando pagheranno i reponsabili? Come si può giustificare la nascita di un complessi edilizio quelli sorto nell’ex area del deposito Vollero e vicino all’ENEL, edificati con un indice di cubatura assurdo ed su terreni destinati a ben altri scopi. E non parliamo dei tanti palazzi costruiti nel centro storico in giardini di pertinenza di palazzi antichi. La Cassazione ed il Consiglio di Stato si sono espressi esaurientemente in merito. Ma a Santa Maria si continua ad andare contro le regole.
 Tutto ciò è una vergogna!
Spero che, al più presto, si faccia luce su queste losche vicende e si chiuda definitivamente  una triste pagina che ha caratterizzato e sta caratterizzando la vita politica ed amministrativa di Santa Maria Capua Vetere. Il sindaco ed i suoi compari che oggi si csndidano con i partiti dell’opposizione, credono di poterla fare franca e di poter salire sul carro del vincitore dopo la sicura sconfitta del 29 marzo. Ma non lo permetteremo.
Gaetano Rauso