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venerdì 26 febbraio 2010

ECCO COME SI E' SALVATO IL TERRITORIO DI SANTA MARIA CAPUA VETERE


OGGETTO: Mozione per l’adeguamento della proposta all’odg del Consiglio comunale del 25.2.2009 alla corretta applicazione dell’art. 7 comma 2 e 4 della L.R. n° 19 del 29.12.2009.

Dall’esame della proposta di delibera all’ordine del giorno e dalla lettura di quanto, peraltro, scritto al punto 5 della proposta stessa, si evince in modo chiaro la facoltà concessa ai Comuni dalla Legge Regionale n.19/09, per quanto concerne la realizzazione di ERS di cui al comma 4 dell’art.7 della citata L.R., in variante agli Strumenti urbanistici, solo in ambiti che hanno le caratteristiche previste dal comma 2 del citato art. 7.

Infatti il comma 4  dell’art.7 della LR 19/09 così recita: “ se non sono disponibili aree destinate a edilizia residenziale e sociale, le amministrazioni  comunali, anche in variante agli strumenti urbanistici vigenti, possono individuare in ambiti di cui al comma 2 contenenti solo aree da utilizzare per edilizia residenziale sociale, da destinare prevalentemente a giovani coppie e nuclei familiari con disagio abitativo”

La proposta di delibera individua, al punto 4 e nell’allegata tav. n.2, ambiti ove poter applicare il disposto dell’art.7, comma 2 e, precisamente, due ambiti ben precisi; comprensorio C1 nord e  C1 Nord Ovest. Mentre nella tav. 3, sono stati previsti diversi ambiti dove realizzare E.R.S., alcuni anche con una superficie superiore a 50.000 mq, che non coincidono con gli ambiti dell’art.7,c.2, (tav.2) della proposta di deliberazione. Senza dubbio da un attento esame del deliberato della Giunta ed in considerazione degli scopi sociali della Legge dello Stato e di quella Regionale, sarebbe stato più opportuno attenersi alle finalità di recupero delle aree degradate o interessate da occupazioni abusive per la trasformazione urbanistica ed edilizia, finalizzata all’integrazione sociale ed all’adeguamento agli standards urbanistici di cui al DM 1444/68.
A questo punto mi sovviene spontanea una domanda, perché non inserire il campo Sorbo?
Dalla proposta di deliberazione, inoltre, non si riesce a capire con quale criterio siano stati individuati gli ambiti dato che, non vengono citati ne bandi emanati, ne proposte di privati o consorzi  pervenuti ecc. ecc. , ne risultano fatte istruttorie tecniche da parte degli uffici comunali competenti, demandando solo alle previsioni del PUC di cui sono perse le tracce e che, quindi, non ha alcuna valenza.
Inoltre non è chiaro neanche il numero di vani potenziali derivanti  da una tale scelta urbanistica, che appare, a dir poco. sovra dimensionata. Tutto ciò non tiene presente la realtà samaritana che ad oggi manifesta la palese  inutilità di realizzare tanti nuovi alloggi, stante la disponibilità sul mercato di centinai di alloggi  inutilizzati, peraltro in assenza di una certa  domande di giovani coppie o famiglie disagiate, per le quali, peraltro potrebbero essere attuati programmi di edilizia economica popolare da parte dell’IACP e non da privati.
Il fabbisogno per le giovani coppie o le famiglie disagiate si raggiunge attuando quanto previsto nelle zone individuate dalla tav. 2 con  l’aggiunta di qualche ulteriore zona (es. :campo Sorbo e le aree già aventi una destinazione sociale o compatibile), senza creare altri mostri di cemento ed aumentare il carico urbanistico del territorio con “ghetti” utilizzati per “ alloggi dormitori” da non residenti in totale assenza di standards urbanistici e senza che l’Amministrazione nella proposta abbia fissati indici di territoriali e di fabbricazione.

Configurandosi, a mio parere, una palese violazione della normativa ed alla ratio della legge, chiedo al Segretario Generale  se la proposta di deliberazione e, precisamente, l’individuazione degli ambiti ai sensi dell’art.7,c.4, di cui alla tav. 3, sia conforme alla L.R., non essendo stati scelti questi ambiti, fra quelli di cui al comma 2: inoltre risulta che nel P.R.G. vigente già esistono lotti destinati a scopi sociali o compatibili  che potrebbero essere utilizzati per le finalità della Legge.
In ogni caso, alla luce delle considerazioni  sopra enunciate, si chiede a questo Consiglio Comunale di non votare la proposta della Giunta e di trasmetterla al Dirigente competente perché provveda a svolgere la propedeutica  istruttoria  (non allegata agli atti) ed adeguare la stessa  al combinato disposto dell’art.7, commi 2 e 4. Inoltre, si chiede di inserire, tra le zone da riqualificare, anche l’area conosciuta come “Campo Sorbo”  le cui problematiche sono ben a conoscenza di questo Civico Consesso e, inoltre, inserire  fra gli ambiti di recupero, ai sensi del citato art. 2 ed art. 4, le aree che hanno le caratteristiche previste dalla legge ovvero quelle aventi una destinazione a carattere sociale od ad essa  riconducibile, ubicate in zone del territorio Comunale già urbanizzate ed in ogni caso eliminare tutte le aree con destinazione agricola.

Questa è la mozione presentata da chi scrive , da alcuni consiglieri del PdL e di Laicamente che ha determinato, in molti consiglieri comunali una presa di coscienza delle vere necessità della Città, sventando un ulteriore tentativo di svendere il territorio ai palzzinari ed agli speculatori.
Infatti il Consiglio Comunale di Santa Maria Capua Vetere ha stralciato il punto 5 della proposta di delibera presentata dalla Giunta ed ha annullato l’allegata tavola 3 che avrebbe consentito l’individuazioni di comparti ove, su iniziativa privata, costruire migliaia di alloggi.
Inoltre, dietro le sollecitazioni nostre e della professoressa Chirico si è approvato anche il la mozione con la quale si inserivano tra i comparti da riqualificare anche quello del Campo Sordo, di cui di fa cenno sopra e quello ove sorgerà la nuova caserma dei Carabinieri in via Vittorio Emanuelecompensando, in parte, un errore della passata amministrazione che permise di realizzare nell’area destinata alla costruzione della caserma, palazzi privati in contrasto con le norme urbanistiche.
Nonostante le assenze di molti consiglieri di minoranza, siamo riusciti a scuotere le coscienze di coloro che hanno ancora un poco di consapevolezze di quanto questa Amministrazione stia facendo di male per questa città. Non permetteremo che sia data attuazione al disegno di costruire case nelle aree ex Tabacchificio ed ex Italtel che non siamo riusciti a far stralciare dalla proposta della Giunta. Questo intendimento lo contrasteremo fortemente nelle sedi appropriate e cercheremo di far dare la corretta attuazione ai piani regionale e provinciale di sviluppo territoriale che prevedono di salvaguardare la destinazione produttiva di tali aree.
Gaetano Rauso