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venerdì 29 gennaio 2010

MARIA LIMARDI ED EMILIA BORGIA: ENRICO MONACO E' UN NOVELLO DI PIETRO


Il gruppo Laica…mente riscontra con estrema meraviglia la scomposta reazione dell’avvocato Enrico Monaco nella sua novella veste di portavoce del PD.
Vi è da restare meravigliati leggendo che il portavoce, pur di far sentire la sua esistenza, bene ha pensato di evitare un confronto interno al suo Partito e di manifestare sue personalissime opinioni ben sottolineate nei vari passaggi e nelle sue retoriche domande.
Al novello Di Pietro sammaritano della compagine PD, vorremmo ricordare che anche il censore Enrico Monaco, nel corso di un Consiglio Comunale, in pubblica assemblea, alla presenza di attonite persone (che stordite dall’intervento chiedevano spiegazioni agli altri membri del Consiglio) si dichiarò indipendente perché “ non era stato nominato Revisore dei Conti” un suo protetto, la cui nomina Egli aveva “caldeggiato”, o più correttamente, patteggiato con gli altri membri dell’Esecutivo (e ci auguriamo solo patteggiato e non mercanteggiato).
Cosa ebbe a determinare il rientro nelle fila del PD?
Ufficialmente nulla è dato sapere, ma sta di fatto, che ne è diventato il portavoce.
Certo ci auguriamo che gli altri componenti del coordinamento del PD vogliano prendere le distanze da chi dimentica le sue azioni del suo recente passato e si erge ad immacolato censore delle azioni altrui.
All’Enrico il Censore vorremmo ricordare che la composizione delle commissioni consiliari è formata da esponenti della maggioranze, nonché dell’opposizione ed il loro ruolo è di gran lunga propositivo e mai gestionale.
Per essere ancora più chiari, ciò che è stata definita una pretesa di inserimento nelle commissioni consiliari non è stato altro che l’intento forte di fornire un apporto solo in termini di indicazioni di condotte, nonché attività di controllo rispetto ad atti gestionali demandati ad altri soggetti.
Chiarito ciò, vorremmo invitare qualunque soggetto inserito in politica da qualche anno in più, a spiegare in termini sicuramente più comprensibili a chi si erge ad unico acuto e quasi previgente osservatore che le battaglie politiche sono lontane dai personalismi e noi, come tanti altri, avremmo voluto leggere un comunicato stampa dal contenuto ben diverso, che avesse preso atto delle esigenze concrete della collettività, nonché dei fortissimi segnali politici, partitici, ed associazionistici che lamentano sempre di più, giorno dopo giorno, in un crescente insostenibile sentimento di insofferenza verso un’abulica classe politica, il disagio del vivere quotidiano.
Caro avv. Monaco (appropriandoci di una frase altrui che ben si addice al caso concreto), “dì qualcosa di sinistra”…”dì qualcosa” (ovviamente di diverso e di più sensato).
Noi siamo pronti ad accettare le tue umili scuse.

Il Gruppo Consiliare
 Laica…mente