Anno Giudiziario 2010, la magistratura è divisa . “L’ anno più difficile – ha annunciato il presidente della corte di appello di Napoli Antonio Bonajuto nella sua relazione – sarà quello che oggi inauguriamo,e nel quale dovranno essere sconfitti i nostri più riposti egoismi, quelli che non sospettiamo di possedere che pure riemergono nel momento delle difficoltà . Poi verrà il resto e sarà per tutti più facile e gratificante e forse nessuno potrà citare gli Uffici giudiziari d’eccellenza del resto d’Italia senza aggiungervi anche Napoli e la qualità della sua storia “. E’ un peccato che la sede centrale dell’Amn abbia intrapreso una strada cieca , facendo riferimento soprattutto ad una annunciata manifestazione di protesta nella aule per l’inaugurazione dell’anno giudiziario nei tribunali d’Italia . I magistrati quelli che hanno manifestato sono stati un po’ usati, perché se la manifestazione tanto attesa avrebbe adottato l’effetto sorpresa forse i personaggi governativi non avrebbero passato un buon week end . Invece stavolta hanno spiazzato le toghe annunciando che la protesta era un’apertura della campagna elettorale a a favore del centro sinistra . E non ha scalfito più di tanto l’abbandono rispettoso dei magistrati iscritti all’Amn che in silenzio e il savoir faitr che li contraddistingue hanno abbandonato l’aula in silenzio. Gli altri invece, sono rimasti ad a ascoltare e a volte applaudire quando il sottosegretario alla giustizia Caliendo pronunciava il suo discorso, confermando quella spaccatura . Era presente anche il senatore Pasquale Giuliano che non ha preso la parola perché sapeva che in magistrati avrebbero in ogni caso eseguito quella manifestazione che era stata annuciata . Ma le cifre dicono che a Santa Maria Capua Vetere ci sono per il settore civile ben mille e duecento processi per ogni giudice . Ma i reati ambientali la fanno da padrone in provincia di Caserta , nonostante va sottolineato che presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, pende il 40 per cento dei processi di competenza della DDA di Napoli .Davanti alla corte di assise, infatti pendono 62 processi per lo più riguardanti il clan dei casalesi . La pendenza dei procedimenti in materia di misure di prevenzione è solo leggermente scesa da 378 a 373, insieme ai procedimenti per delitti contro il matrimonio e quelli in materia di tutela dell’ambiente e di edilizia. Non si registrano diminuzione delle pendenze. Invece la criminalità organizzata nel settore dei reati ambientali ha scaricato nei territori di Caserta e Napoli ingenti rifiuti pericolosi . imprenditori senza scrupoli che ricorrendo alla fatture false vedevano fruttare il loro business inguainando la nostra provincia pretendendo anche il pizzo dalle imprese di autotrasporto impegnate nel settore .