VEDERE PER CREDERE CLICCA QUI

Pagine

mercoledì 6 gennaio 2010

AFFOGHIAMO SANT'ERASMO PRONTE 800 AUTO A CONGESTIONARE UN CENTRO STORIOCO MALANDATO

Certamente il sindaco e tutta la giunta municipale del comune di Santa Maria Capua Vetere  ha mantenuto le promesse nel dichiarare e constatare che è tutto in ordine presso la scuola perla di Via Achille Grandi e dare poi una ventata di novità , dando fumo negli occhi dei genitori dei piccoli scolari che sono stati evacuati dalla prestigiosa sede di Corso Garibaldi.

Non desideriamo avanzare polemiche sterile che potrebbero aprire capannelli di 48 ore fuori le scuole, ma c’è bisogno di una riflessione su come l’amministrazione comunale abbia dribblato un problema abbastanza serio che vi sarà  fra non meno di 24 ore nella zona di Sant’Erasmo.


Tutti sono bravi , tutti si ergono come risolutori del problema , ma c’è ne uno che porterà , arrabbiature e soprattutto tanti problemi alle persone che risiedono nel quartiere antico e popoloso della città .


La congestione del traffico in quella zona.  Perché adesso Sant’Erasmo diventerà il polo scolastico più popoloso della città con strade anguste e piccole e tanto traffico . Sarà un Vomero in minuatura.


Andiamo per ordine. Lungo la direttrice   via anfiteatro, piazza Milbitz e via Ricciardi angolo via Achille Grandi sono ubicate non una , non due , ma ben tre edifici scolastici che accolgono ben cinque istituti fra i quali tre scuole elementari, una media, ed infine una parte del Liceo Classico . Ci sono la bellezza di circa 500 studenti e forse più che giungono nelle strade adiacenti  accompagnati dai genitori , ma anche con motocicli e a piedi. Ma non finisce qui , perché a questo dobbiamo aggiungere anche il traffico veicolare dei professori ed impiegati che si recano a lavoro . Significa che il quartiere di Sant’Erasmo da giovedì 7 gennaio 2010  sarà preso d’assalto da circa 800  auto e forse più che andranno a congestionare via Achille Grandi che è larga  non più di otto metri  dove vi è il doppio senso di circolazione. Vi lascio immaginare ciò che potrebbe accadere se la pioggia ci mettesse lo zampino .


La scuola Perla, che per la verità tre anni fa fu dichiarata inagibile in alcune sue strutture, cosi come quella  di via Mascagni serviva a decongestionare una città individuando in quelle zone valvole di sfogo scolastiche  per famiglie  che non congestionavano il centro storico . Adesso è avvenuto il contrario , il centro storico si svuota per affogare un quartiere che è obsoleto , vecchio e carente nelle sue strutture non scolastiche , ma viarie.


E’ possibile che nessuno ha mai sollevato questo problema ? perché , se la situazione scolastica andava peggiorando non hanno individuato arre dove costruire nuove scuole . E’ possibile che l’assessore Buondonno tutto fa , anzicchè eseguire il suo mandato di assessore ai lavori pubblici al comune di Santa Maria Capua Vetere ? Non mi stancherò mai di dire che è inutile che si fanno feste , cene , cenoni , spettacoli teatrali , e quant’altro quando nella città manca la cosa primaria,  le scuole. Da circa 15 anni non si costruisce una scuola , l’ultima  è stata costruita qualche anno fa , ma è sotto indagine della magistratura sammaritana . E’ possibile che da quando l’ingegnere Giuseppe Merola ha stilato un piano regolatore , era il 1983 , non ne ce sia stato uno che poteva incentivare la costruzione di edifici scolastici . Eppure nella finanziaria 2006 , il comune di Santa Maria Capua Vetere non ha annusato il business? Cosa stanno facendo nel Cappabianca perché non hanno chiesto di accelerare i tempi. Uno dei progettisti è addirittura imparentato con un giudice che prima stava a santa Maria Capua Vetere ed adesso  si trova a Napoli  ?


In  conclusione , Silvio Berlusconi a L’Aquila ha costruito scuole in novanta giorni , così come la buonanima del Cavaliere Giovanni Maggiò costruì un palazzetto dello sport in pezza delle noci  e così come la giunta monocolore della democrazia cristiana sammaritana   in novanta giorni  costruì un aula bunker per il processo Cutolo , che servì poi anche per il processo Spartacus