Caso Principe di Piemonte, il sindaco Giancarlo Giudicianni si annulla se stesso. Non è un gioco di parole , ma una constatazione di fatti . La manifestazione organizzata dalle mamme dei bambini che sono state relegate ai doppi turni perché non è stata collocata una sistemazione, non ha dato i suoi frutti , perché dal 24 novembre 2009 fino ad oggi il primo cittadino ha avuto tutto il tempo di pensare quali erano le mosse più idonee . Un di queste è stata appunto la revoca dell’ordinanza emanata e firmata da lui stesso dopo che alcuni genitori autonomamente avevano presentato un esposto nel quale, con una perizia statica, si notiziava che la scuola era a rischio statico e che era necessario chiuderla e trovare una collocazione altrove. Il sindaco, il 28 agosto 2009 aveva notiziato che la IV Commissione aveva , inoltre, evidenziato l’estensione dell’incarico per la verifica dell’idoneità statica della “Principe di Piemonte” all’ingegnere Albi Marini, che doveva effettuare un monitoraggio dell’antica struttura. Lo studio poi condotto dall’assessore ai Lavori pubblici, Emma Buondonno, infine, aveva individuato un indice del fabbisogno totale di attrezzature per la scuola dell’obbligo, indicando tale valore in 152mila metri quadrati. A tale approfondimento seguirà una valutazione della situazione esistente e la progettazione e realizzazione degli interventi atti a risolvere gli inconvenienti relativi ad edifici obsoleti e alla creazione di strutture ex novo. Invece vi è stata a distanza di tre mesi un ordinanza di chiusura e poi di revoca . ma insomma questa Principe di Piemonte è sana o è carente ?