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giovedì 17 dicembre 2009

IL DISASTRO EDILIZIO SCOLASTICO SAMMARITANO DI GAETANO RAUSO

Negli ultimi tempi si sono moltiplicati i comunicati celebrativi dell’azione dell’Amministrazione Comunale di Santa Maria Capua Vetere, che sarebbe volta al risanamento ed alla ristrutturazione degli edifici scolastici. Un’Amministrazione seria dovrebbe prima fare e poi autocelebrasi, se ne ricorressero le condizioni. Invece dobbiamo constatare, nonostante il costante decremento della popolazione scolastica, che si continuano a registrare disagi per gli studenti che frequentano gli Istituti Scolastici esistenti in città. I casi più eclatanti sono quelli del Liceo Ginnasio Cneo Nevio e della Scuola Elementare Principe di Piemonte; infatti, fin dai primi mesi del 2009 sono stati segnalati cedimenti strutturali agli edifici ospitanti tali scuole e gli alunni sono stati o dovranno essere trasferiti in altre strutture scolastiche, sottoponendoli a disagevoli doppi turni. E’ assurdo che edifici, da pochi anni interessati da costosissimi lavori di ristrutturazione, siano in queste precarie condizioni strutturali, senza che si sia intervenuto per tempo e radicalmente al fine di renderli agibili. Perchè non si perseguono coloro che hanno avuto, previo lauto compenso, la responsabilità di dirigere ed seguire i lavori a suo tempo realizzati. Istituti che sono stati, per decenni, il vanto di questa Città, ora si trovano in condizioni così disastrose e tali da non potere assicurare il regolare svolgimento dei corsi. Per ovviare al problema che si palesò già nel febbraio 2009, suggerii di utilizzare, seppur temporaneamente, i prefabbricati che si trovano in via Curri, alle spalle della Scuola Elementare Principe di Piemonte, dopo averli sistemati per la finalità; ma, evidentemente, distolta da altri problemi più interessanti per loro, quest’Amministrazione non ha tenuto in considerazione la mia proposta, determinando i disagi a cui saranno sottoposti gli alunni, con grave danno per lo svolgimento del programma scolastico e per l’immagine della Città. Le richieste del Sindaco di collaborazione, rivolte anche all’opposizione, come potranno essere accolte se si tiene un atteggiamento così poco ricettivo delle istanze che vengono dal popolo? Solo se si darà una sterzata alla politica che persegue quest’Amministrazione e dopo che saranno allontanati i personaggi che hanno determinato il “disastro sammaritano” e che hanno permesso l’ingresso nella nostra Città dei “Comitati d’affari”, si potrà pensare ad amministrare seriamente, anche con la collaborazione dell’opposizione. E’ compito della politica dare una speranza alla città e scoraggiare le mire degli speculatori, attraverso interventi che ripristinino lo spirito di legalità che dovrebbe perseguire ogni amministrazione sana e, che soprattutto, dovrebbe cercare di perseguire il pubblico interesse. Ma ciò rimane solo nei propositi sbandierati così superficialmente, mentre si continua ad agire nella più completa approssimazione e spregio delle Leggi, specialmente in campo Urbanistico. Chiediamo uno scatto d’orgoglio per risolvere con urgenza questi gravi problemi che interessano i nostri figli, al fine di garantire un regolare svolgimento dell’anno scolastico agli alunni degli Istituti Scolastici sopra indicati e di tutti gli altri Istituti scolastici che sono in condizioni precarie. E’ inutile trincerarsi dietro a difficoltà economiche, quando si sprecano, per accontentare ben individuati personaggi, svariati milioni di Euri per il parco urbano, per il Rugby,o per il Conservatorio, senza tenere in debito conto l’esigenza di reperire locali idonei per ospitarvi le scuole, o la facoltà di Psicologia che, se non si rispetteranno gli impegni, sarà delocalizzata in altra città, con grave danno all’immagine ed all’economia di Santa Maria. Ma l’orgoglio deve essere una componente della genetica delle persone e coloro che reggono quest’Amministrazione hanno dimostrato, ampiamente di non possederlo, altrimenti già da tempo si sarebbe cambiato registro, accogliendo le istanze che provengono da larga parte della città di un ritorno alla legalità. Gaetano Rauso