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domenica 13 dicembre 2009

AGGRESSIONE A BERLUSCONI - PROVE TECNICHE DI UN COLPO DI STATO


Prove tecniche di un colpo di stato  italiano . L’aggressione al presidente  del consiglio Silvio Berlusconi avvenuto nella serata di domenica a piazza Duomo a Milano , la dice lunga di come l’istigazione prevale su qualunque  sia il soggetto politico specialmente se si tratta del centro destra .
Così è successo con Robert Kennedy, così è successo con John Kennedy , così è successo  anche con Romano Prodi ed infine il presidente Silvio Berlusconi.  
Non c’è una motivazione perché istigazione è uguale alla esasperazione , specialmente se si tratta di una persona sotto osservazione medica .
Tartaglia era lì perché ha subito un torto e quindi doveva scaricare la sua ira verso qualcuno . Il suo gesto ha fatto il giro del mondo in pochi minuti anzi in pochi secondi. Voleva , e ci è riuscito ad attirare la sua attenzione  ai mass media  perché adesso si scova sul suo passato e il volto lo vedremo non si sa per quante volte. Si, perché è proprio questo il discorso. Noi italiani soffriamo di protagonismo perché siccome in Italia c’è un signore che si chiama Berlusconi , tutti vogliamo assomigliare a lui .
 Ma c’è anche una altra versione dei fatti, ed è quella che le ira di Tartaglia sono state istigate da persone che si trincerano  dietro lo “spoliticando” che è  l’arma che viene usata dai mass media nei confronti dei cittadini italiani che sono esasperati e quindi si lasciano convincere da persone che fanno il gioco politico della nazione .
Non c’è nulla di infamante  di quelle che non siano le dichiarazioni contro il presidente Berlusconi.
Iniziamo dalla trasmissioni di talk-show che  non desidero ricordarle perché sono quelle che hanno più male alla nostra nazione . Non c’è dubbio che siamo in democrazia , ed ofnuno deve poter diure la sua asui provvedimenti legislativi , ma ci sono modi e modi per poter esternare un pensiero. A questo  ci aggiungiamo  poi come i suoi amici di partito e di coalizione hanno iniziato a criticare il premier che li ha messi su una sedia abbastanza importante , ma anche ad usare giornalisti che hanno parenti fra i magistrati i quali guardano da lontano questa diatriba.
 Non c’è dubbio che queste si chiamano proprio   prove tecniche per un colpo di stato italiano. Prima i  politici che parlano contro Berlusconi , poi i giornalisti che alimentano la polemiche , ci aggiungiamo poi le trasmissioni radiofoniche e televisive, insomma il colpo di stato ben orchestrato dalla minoranza stava per essere consumato , ma il volto insanguinato e  le dichiarazioni del premier hanno fdatto un effetto che si chiama boomerang .
Caro cavaliere siccome lei non si ritiene un vecchio , ma un giovane c’è un vecchio detto napoletano che recita “ mazze e panelle fann’ i figl’ bell’”.