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lunedì 2 novembre 2009

OPERAZIONE REQUIEM , CONCLUSI GLI INTERROGATORI MA ANGELO CERRETO E' ANCORA LATITANTE

Operazione Requiem, nuovi risvolti ed intrecci potrebbero venire dalla dichiarazioni degli arrestati. Angelo Cerreto rimane ancora latitante . Si sono svolti ieri mattina presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere gli interrogatori relativo alle persone coinvolte nell’operazione requiem tuttora in stato di detenzione carceraria . Davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Paola Cervo , Vincenzo Martino assistito dall’avvocato Alfonso Quarto, ha risposto alla domande del gip soffermandosi che fra la Vecchione e il Martino vi erano rapporti di natura commerciale. Non è stato da meno anche Vincenzo Palazzo assistito dall’avvocato Giuseppe Stellato che anch’esso ha chiarito la sua posizione. Dulcis in fundo anche Gaetano Cerreto difeso dall’avvocato Pasquale Acconcia ha risposto alle domande del gip . per tutti e tre , alla fine del’interrogatorio che è durato quasi tre ore per tutti e tre , sono state presentate ricorso al tribunale del riesame di Napoli all’ordinanza di custodia cautelare , ma per Vincenzo Martino l’avvocato Alfonso Quarto ha presentato istanza di scarcerazione al gip che dovrà decidere entro venerdì. Secondo il capo di imputazione i tre sono accusati . perché, in concorso fra di loro, agendo il Palazzo ed il Martino, in qualità di titolari delle omonime imprese funebrie di istigatori, il Cerreto Angelo ed il Cerreto Gaetano in qualità di materiali esecutori della condotta, avendo acquisito il consenso dei titolari della imprese funebre Mauro nonché della impresa funebre Dorelli e Ferrara e non avendo invece ancora acquisito tale consenso da Vecchione Matilde (trattandosi delle imprese fùnebri di maggiore rilievo in Santa Maria Capua Vetere) compivano atti di concorrenza mediante minaccia [consistita nel contattare insistentemente Vecchione Matilde per costringerla a realizzare un consorzio dì imprese funebri in cui figurasse obbligatoriamente — di fatto o in maniera formale — l'impresa amministrata dal Martino e dal Palazzo, paventando alla Vecchione, in caso di persistenza nel suo rifiuto ad addivenire a tale contratto, rimedi violenti, consistiti nel ricorrere a 'mezzi dì strada".