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venerdì 6 novembre 2009

ARRESTATI POLIZIOTTI E CARABINIERI PERCHE' INAFFIDABILI, ECCO IL PERCHE'

E’ giunto il momento che si arrestano fra di loro . Lo sfogo del procuratore della repubblica Corrado Lembo, all’incontro di pseudo giornalisti che corrono come formiche , ma non capiscono che oggi c’è bisogno di stare in strada per capire quale la vera realtà che ci circonda, sta a testimoniare come c’è bisogno di legalità . Tutti sapevamo in che mondo viviamo e certamente non ci voleva Roberto Saviano per scoprire che cosa è la provincia di Caserta.
Non a caso fino ad oggi nulla è cambiato, perché per cambiare qualcosa ci vogliono i morti, le rappresaglie i moti politici , così come è successo negli anni scorsi quando tangentopoli scoppiò .
Dal 25 ottobre ad oggi sono accadute molte cose . In poco più dieci giorni si è assistito alla sconfitta dei tutori dell’ordine, ma questo è solo l’inizio perché non è altro che il prologo di una maxi operazione che si respira già nell’aria ed anche nei corridoi dei palazzi di giustizia ma per adesso non è giunta ancora.
Gli arresti hanno confermato un disegno, quello di allontanare dai palazzi persone che sono considerate inaffidabili . Ciò è confermato dalle dichiarazioni dei magistrati intervistati nel programma di lucarelli considerati veri servitori dello stato che hanno fatto capire che c’è bisogno di una nuova operazione, una Spartacus 4
Ma andiamo per ordine.
La prima su tutti la detenzione carceraria di tre carabinieri che avrebbero filmato un video che ritraevano il governatore della regione Lazio Piero Mazzaro in compagnia di un trans .
Le indagini e i comunicati che si sono susseguiti nei giorni dopo il decreto di fermo si sono accavallati con le dichiarazioni della parte offesa con quella degli avvocati difensori hanno dato uno scenario diverso da quello che effettivamente deve dare lo stato . Carabinieri che ricattavano un personaggio politico hanno dato il la ad un’altra operazione quella di un poliziotto e un carabiniere e del nipote che facevano il filo ad Antonio Iovine e la sua famiglia, considerati camorristi .
Ma bisogna andare indietro nel tempo quando un maresciallo in servizio presso il nucleo provinciale di Caserta veniva indagato insieme al dirigente dell’istituto di medicina legale di Caserta.
Non si può non ricordare anche la vicenda di un vice commissario in servizio a Santa Maria Capua Vetere.
Ma ce ne sarebbero ancora altre se si va a ritroso nel tempo come quando diedi una notizia di una indagine e qualcuno si arrabbiò affermando che non capivo niente . La veridicità di quello che affermavano si concretizzò negli arresti .
Quindi è necessario affermare che Il lavoro non ha colore . E’ una forma di rispetto dell’uomo, della donna e certamente magistrati, tutori dell’ordine e i giornalisti l’un per l’altro, ma se qualcuno sbaglia, i panni sporchi si devono lavare in famiglia .